STUPRO DI PONZA: LA 16ENNE CONFERMA TUTTO

Stupro a Ponza: la ragazza di 16 anni che ha denunciato di essere stata violentata da un uomo di 30 anni è stata ascoltata dal magistrato

Si è svolto l’incidente probatorio della ragazza di 16 anni che, lo scorso luglio, ha denunciato di essere stata stuprata nella casa presa in affitto dai suoi famigliari sull’isola di Ponza. La 16enne è stata ascoltata alla presenza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro, e del suo avvocato difensore Alessandro Parisella il quale, intanto, ha nominato due consulenti tecnici che affiancheranno quelli della Procura di Cassino. Le indagini saranno svolte con l’aiuto dei Ris di Roma così da scovare le eventuali tracce di DNA del 34enne romano accusato di stupro.

L’adolescente, che sta seguendo un percorso di recupero psicologico coordinato dall’Asl di Latina, ha confermato al magistrato, con l’aiuto di una psicologa, ciò che accaduto la sera del 7 luglio, fornendo tutti i particolari utili all’inchiesta. L’incidente probatorio è stato richiesto dagli inquirenti in modo tale da preservare la genuinità della testimonianza.

Il caso risale alla domenica del 7 luglio quando il 34enne sarebbe entrato dentro la casa della ragazza di sedici anni e l’avrebbe violentata. Autore della violenza sessuale risulterebbe il trentenne originario di Roma, già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza, furti e spaccio di droga. Lavoratore stagionale sull’isola, il 34enne Manuel Lo Vecchio stava cercando un impiego come cameriere in un ristorante per l’estate. Dopo qualche giorno di prova in un ristorante dell’isola, il giovane sarebbe stato allontanato perché sorpreso a fare apprezzamenti ad almeno due clienti.

I Carabinieri lo hanno rintracciato in poco tempo, portato in caserma e denunciato a piede libero alla Procura di Cassino. Inoltre, il 34enne è stato allontanato da Ponza con un foglio di via.

La dinamica dei fatti si è svolta nel momento in cui la sedicenne si trovava nell’appartamento in località “Conti” che i genitori avevano preso in affitto a Ponza. Anche il 34enne aveva preso in affitto un appartamento che condivideva con altre persone.

La famiglia della ragazza è di origine rumena ed è venuta sull’isola per lavorare nel mondo della ristorazione: insieme ai genitori e alla sedicenne anche il fratellino. Lo Vecchio, probabilmente ubriaco, sarebbe entrato di nascosto in casa mentre la ragazza era da sola poiché i due genitori stavano facendo il loro turno nel ristorante dove lavorano. È in quel momento che si sarebbe verificata la violenza sessuale. Il 34enne avrebbe incontrato la ragazza di 16 anni, che domani verrà di nuovo interrogata in Procura, mentre andava a buttare la spazzatura.

La ragazza ha successivamente chiamato i Carabinieri che sono intervenuti nell’abitazione e hanno preso atto del racconto dell’adolescente. Dopodiché la 16enne è stata soccorsa dal personale sanitario, che l’ha trasportata con l’eliambulanza all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove è stata ricevuta con codice rosso dedicato alle vittime di violenza di genere.

Le indagini coordinate dal sostituto procuratore di Cassino Chiara Fioranelli sono state affidate ai Carabinieri della Compagnia di Formia. Non risultano al momento altre testimonianze, anche perché la zona in cui sarebbe avvenuto l’abuso sessuale è abitata da turisti e lavoratori. Il presunto stupro sarebbe avvenuto alle ore 19, un orario in cui sia turisti che lavoratori difficilmente si trovano nei loro appartamenti presi in affitto. Al momento, Lo Vecchio si trova a Roma in attesa delle prossime disposizione dell’autorità giudiziaria che, alla luce dell’incidente probatorio, potrebbe anche mutare.

Nel frattempo, su richiesta del membro del Csm, è stato aperto un fascicolo sulla Procura e sul Tribunale di Cassino da parte dell’organo di autogoverno dei giudici. Al centro delle verifiche le motivazioni per le quali non sarebbe scattata una misura più restrittiva nei confronti di Lo Vecchio. La pratica è finita davanti alla Corte di Cassazione.

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