Terracina: il Comune aderisce alla stazione unica appaltante della provincia di Frosinone. Lo stabilisce una delibera commissariale
Tramite una delibera, la numero 11, del Commissario prefettizio Francesco Cappetta, firmata ieri 11 ottobre, il Comune di Terracina procede all’adesione alla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Frosinone. Secondo il Decreto Legislativo n. 50/2016, denominato “Aggregazioni e centralizzazione delle committenze”, l’ordinamento delle pubbliche amministrazioni prevede che le stazioni appaltanti possano effettuare procedure di importo superiore alle soglie di affidamento diretto secondo tutta una serie di requisiti, tra cui ricorrer alla stazione unica appaltante costituita presso le Province.
Il “Piano straordinario contro le mafie” ha promosso l’istituzione della Stazione Unica Appaltante (S.U.A.) per assicurare trasparenza, regolarità ed economicità della gestione dei contratti pubblici e per prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose.
Ad oggi – spiega la delibera del Commissario – il Comune di Terracina può aderire o alla Stazione unica Appaltante (S.U.A.) della Provincia di Latina (in quanto Provincia di appartenenza) oppure alla S.U.A. della Provincia di Frosinone, avendo, il Consiglio Provinciale esteso l’adesione anche ai Comuni non territorialmente ricompresi nella Provincia di Frosinone.
Le due opzioni sono state valutate dal Commissario che alla fine ha scelto per la stazione ciociara. Infatti, spiega la delibera che “all’esito di una comparazione tra i due succitati schemi di convenzione, e ritenuti
pressoché equivalenti i servizi offerti da entrambe le Stazioni Uniche, aderire alla S.U.A. di Frosinone
(approvando il relativo schema di convenzione), in considerazione della maggiore esperienza da questa maturata (sette anni) rispetto alla S.U.A. di Latina (un anno); esperienza, questa, di “peso” tale da assorbire anche il maggior onere finanziario che il Comune dovrebbe sostenere aderendo alla prima piuttosto che alla seconda stazione unica, trattandosi di differenza minima soprattutto se rapportata al volume dei lavori, nonché dei servizi/forniture, in programma, rispettivamente, nel triennio 2022-2024 e nel biennio 2022-2023″.