“Il Comune di Terracina gioca con i cittadini, senza rispetto delle promesse”, interviene il segretario di Azione
“Negli ultimi mesi, i terracinesi sono stati sottoposti ad una incessante altalena di annunci e promesse circa la riattivazione della tratta ferroviaria Terracina-Priverno_Fossanova- Roma , dal ministro Salvini, alla vigilia delle elezioni, agli incontri sempre “positivi?” presso il Ministero (con tanto di cronoprogramna), alle roboanti e solenne affermazioni del sindaco, dell’assessore ai trasporti e del prefetto dell’epoca.
Tutti hanno considerato questa riattivazione fondamentale per lo sviluppo del territorio e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Più volte Azione, impegnata da sempre e con serietà, in vista di tale traguardo, ha interpellato più volte il governo centrale, in sede parlamentare, con risposte sempre rassicuranti.
E invece? Invece si apprende che l’amministrazione abbandona la riattivazione della tratta ferroviaria e “vira” verso un mero utilizzo delle sole stazioni ferroviarie di Terracina e La Fiora per indefinite attività sociali e ricreative.
Per restare nel linguaggio marinaro si potrebbe dire :” il Comune ha scuffiato “o , se volete, “la montagna partorì il topolino”.
Questo continuo cambio di programma non fa altro che confermare la sensazione che il Comune tratti i cittadini come se fossero solo spettatori passivi, a cui si può far credere qualsiasi cosa senza alcuna responsabilità per le promesse fatte.
La riattivazione della tratta ferroviaria, da tempo attesa dai cittadini, ora viene sostituita senza nemmeno un dibattito in sede consiliare.
I cittadini che hanno creduto e sperato nella riattivazione si trovano a dover fare i conti con la più amara delle disillusioni.
È difficile non interpretare questa situazione come una presa in giro: non solo il Comune sembra per l’ennesima volta (ascensore, mercato, solo per citarne alcune)incapace di portare a termine quanto promesso, ma sembra considerare l’opinione dei cittadini come superflua e che, a questo punto, si ritrovano a subire il caos di un altro annuncio, che rischia di rivelarsi una ulteriore farsa.
Il rischio è che questa continua insoddisfazione alimenti una crescente sfiducia nelle istituzioni, anche alla luce degli impegni ministeriali.
Tuttavia ci sentiamo di fare una provocazione (in attesa della messa in sicurezza del costone del Monte Cucca): e se la stazione di partenza per Priverno_Fossanova -Roma divenisse Frasso e si riattivasse la Frasso- Priverno Fossanova – Roma?”.
Così, in una nota, Arcangelo Palmacci, Segretario Provinciale di AZIONE e Segretario locale di Terracina.