Le sigle Nursind e Cisl FP sospendono lo stato di agitazione all’Asl di Latina dopo il vertice voluto dal direttore generale.
Hanno sospeso lo stato di agitazione dei dipendente dell’Asl di Latina, dopo il vertice a cui hanno preso le medesime Nursind, Cisl Fp le Rsu e i rappresentanti dell’azienda sanitaria locale: il delegato alle contrattazioni, Giovanni Berardi, e il direttore sanitario dell’azienda, Sergio Parrocchia.
La decisione sullo stato di agitazione arrivava dopo mesi di ritardi, mancate risposte e disorganizzazione gestionale, che hanno esasperato il personale. In cima alla lista delle criticità c’è il mancato pagamento della produttività relativa al 2024, che secondo il regolamento aziendale avrebbe dovuto essere erogata entro marzo. Un impegno disatteso nonostante le ripetute sollecitazioni delle organizzazioni sindacali e i tavoli di confronto promessi ma mai risolutivi.
Il NurSind denunciava un quadro che definisce “insostenibile”: gravi ritardi nell’attribuzione degli incarichi di funzione organizzativa, procedure di progressione verticale ferme da mesi, assenza del bando di mobilità interna nonostante l’approvazione del regolamento, mancata pubblicazione delle graduatorie C.O.T. e totale assenza di confronto sul piano di ricollocazione del personale sanitario.
A questi elementi si aggiungono ulteriori disfunzioni, come il blocco del riaccredito delle ore relative ai festivi infrasettimanali, l’eccessivo ricorso allo straordinario che ha impoverito i fondi contrattuali e la mancata attribuzione dell’indennità prevista dall’articolo 68 del CCNL 2021–2024 al personale dell’UOS di Angiografia.
Il NurSind e Cisl Fp sottolineavano anche le gravi difficoltà operative della UOC Gestione Giuridica ed Economica del Personale, dove la carenza di organico compromette la capacità amministrativa dell’Azienda e genera un accumulo cronico di ritardi su tutti gli istituti contrattuali.
Dal vertice, si è trovato l’accordo per corrispondere il premio di produttività 2024 entro il mese di febbraio 2026. Trovato un accordo anche sugli incarichi di funzione, il recupero delle ore dei festivi infrasettimanali e il bando per la mobilitò interna da pubblicare entro dicembre. Si dovrebbe fare chiarezza anche sulla ricollocazione del personale sanitario.
