Tre anni e quattro mesi di reclusione, a fronte di una richiesta dell’accusa di due anni e otto mesi: questo è il verdetto del Tribunale di Latina su uomo di 68 anni accusato di stalking e rapina a danno della sua ex compagna per fatti risalenti all’arco temporale novembre 2016-dicembre 2017
L’uomo è un ex dipendente dell’Ispettorato del lavoro, Guido Della Corte, che aveva intrecciato una relazione con una donna di 45 anni impiegata nell’ambito della sanità.
Gravi i fatti inseriti nel capo d’imputazione che hanno visto l’uomo picchiare la donna sul posto di lavoro, insultarla, prenderla alla gola, minacciarla di morte, costringerla a non utilizzare il cellulare e persino a vietarle i social o a frequentare i famigliari. Un incubo con minacce del tipo (“io ti sparo“) oppure aggressioni verbali come “fai schifo, sei una mi….ta“.
Poco hanno attenuato le tesi difensive che hanno parlato di un particolare periodo dettato dal nervosismo per situazioni legate alla famiglia e comunque personali. Molto, invece, ha contribuito a rendere la condanna più pesante rispetto alle richieste della Procure di Latina il forte stato d’ansia generato nella vittima dalle condotte dell’uomo, tra tutte parole pubblicate su Facebook quali “morirai tra atroci tormenti“.
In Aula, inoltre, è stata ascoltata anche un’altra donna con cui il 68enne aveva intrattenuto una relazione extraconiugale: anche lei ha detto di essere stata aggredita e di aver ricevuto uno schiaffo.
Un quadro delineato in questa maniera, non ha potuto che aggravare l’entità della pena per l’ex funzionario dell’Ispettorato del Lavoro.