STAGIONE BALNEARE A SABAUDIA, IL MONITO DELL’OPPOSIZIONE: “È CAOS, SUBITO UNA COMMISSIONE”

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Stagione balneare a Sabaudia, l’intervento dei consiglieri di minoranza del comune di Sabaudia, Vincenzo Avvisati, Immacolata Iorio, Luigi Di Capua, Paolo Mellano, Simone Brina, Giancarlo Massimi e Maurizio Lucci

“È iniziata da quindici giorni la stagione balneare che, ancora oggi, non conosciamo il futuro dell’estate sul lungomare di Sabaudia, tranne che per l’ordinanza sindacale. L’unica certezza, oltre all’ennesima bandiera blu che ormai non fa più notizia essendo un riconoscimento dato ad ogni dove, è l’aumento del ticket del parcheggio che passa da 1 euro a 1,20 orario mentre il giornaliero da 8 euro a 10 euro. In percentuale siamo al 20%, mentre l’inflazione viaggia al 5%. Parcheggi che lo scorso anno hanno permesso al Comune di incassare 850 mila euro circa. Nel frattempo il litorale scompare per l’erosione e gli effetti si vedono, da subito, nel tratto compreso tra l’Oasi di Kufra e le Dune.

Lo stabilimento La Capanna, di proprietà del Comune ed affidato ad una cooperativa, dove l’estate si svolgono le colonie estive è stato recintato “il moto ondoso, associato all’innalzamento del livello marino conseguente alla bassa pressione atmosferica, ha completamente portato ‘a vista’, l’intero piano della fondazione in pali di legno della struttura e detti pali, interessati anch’essi dal frangimento dei flutti, si presentano oramai quasi completamente ‘fuori terra’”. Costo dell’intervento di messa in sicurezza, 2745 euro. Nel frattempo, si è proceduto alla revoca di sette autorizzazioni commerciali, cinque nel tratto tra Caterattino e la Baufalara e due nel tratto verso Torre Paola, dove si deciderà il loro futuro, per lo meno sulla sospensiva, davanti al giudice amministrativo. Nel frattempo, un’altra era stata revocata diversi anni orsono mentre delle ventidue concessioni balneari, dal censimento annuale effettuato, altre cinque risultano essere decadute.

Il caos del lungomare non riguarda solo le concessioni balneari e le autorizzazioni dei chioschi, complessivamente sono tredici. Non vale a giustificazione nemmeno la Bolkestein che rappresenta solo uno spauracchio. Veniamo alle passarelle. Le persone pagano il parcheggio, + 20% orario, e per accedere all’arenile devono affrontare passerelle in stato di degrado, pericolose, impossibili per le persone con qualche disabilità. Quest’anno la Giunta regionale ha già deliberato il contributo al comune di Sabaudia per poco più di 148mila euro. Per il resto nulla. Siamo in attesa di un programma di manutenzione delle passerelle, non ci si può ricordare alla fine di maggio, e siamo in attesa di cosa vuole fare il Comune rispetto alla situazione del contenzioso relativo a quanto evidenziato, tenuto conto che comunque va assicurata la sicurezza ai bagnanti in un tratto di costa di oltre 15 chilometri e che rischia di restare scoperto.

Non si può attendere che il problema venga risolto da giudice amministrativo ma occorre programmare rispetto alle condizioni che ci sono. Ci dicano cosa vogliono fare, ad oggi l’unica certezza è l’aumento del parcheggio del 20%, il resto è tutto oscuro.

Si convochi il prima possibile la competente commissione e ci si dica cosa si intende fare. Chi governa ha responsabilità che non può delegare ad un giudizio del Tar né, tanto meno, può dimenticarsi che ci sono 15 chilometri di arenile che vanno programmati se si vuole fare turismo e non chiacchiere coperte da un telo blu”.

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