SPARI CONTRO LA PORTA DEL PREGIUDICATO: È LO STESSO DEL VIDEO “SOCIAL”

Quattro i colpi di pistola sparati contro la porta di casa di un pregiudicato ai domiciliari: è successo a Nettuno.

È accaduto nel quartiere di Cretarossa dove, destinatario dell’intimidazione a colpi d’arma da fuoco, è s trovava, in casa, per scontare i domiciliari, il pregiudicato, con precedenti per spaccio, Massimo Scalabrino.

Il suo nome era divenuto ancora più noto quando, ad aprile 2021, il 32enne costrinse un ragazzo, fidanzato con una giovane legata alla famiglia rom Di Silvio, a camminare nudo sul lungomare di Anzio con un collare. Una ritorsione pubblica perché il ragazzo era accusato dallo stesso Scalabrino di aver rubato la sua auto.

Nel video, il cui contenuto era piuttosto agghiacciante, si vedono questi due giovani, che parrebbero essere entrambi gravati da alcuni precedenti penali, camminare: la giovane Di Silvio tiene un pastore tedesco al guinzaglio, mentre il suo ragazzo, sui vent’anni, oltreché ad essere nudo, è visibilmente sotto choc. 

L’Armando Di Silvio citato nel video non è il più noto boss di Campo Boario (Latina), soprannominato Lallà, condannato in primo grado per associazione mafiosa presso il Tribunale di Latina. Si trattatava, invece, della figlia di una famiglia dei Di Silvio di stanza nel quartiere di Corso Italia ad Anzio.

Successivamente, a maggio del 2021, gli agenti della Polizia di Stato della squadra investigativa del commissariato di Anzio, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, avevano dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Velletri nei confronti di Scalabrino.

“Le serrate indagini – si leggeva in una della Polizia di Stato del maggio 2021 – hanno consentito di individuare l’autore del filmato, il 31enne Massimo Scalabrino, noto pluripregiudicato del posto, il quale, per motivi legati ad un diverbio, nelle prime ore del mattino del 23 aprile ha rintracciato la coppia di giovani nel centro di Anzio e, dopo aver minacciato e picchiato entrambi, ha costretto il ragazzo a spogliarsi e a percorrere le vie centrali sotto la minaccia di un coltello mentre, col proprio telefono cellulare, riprendeva parte delle fasi per pubblicarle subito dopo sui vari social network”.

Tornando all’intimidazione di cui è stato oggetto Scalabrino oggi, a indagare sono i Carabinieri allertati dai residenti della zona, spaventati dal rumore secco dei quattro spari. Al momento, però, i militari dell’Arma avrebbero concentrato i loro sospetti su una persona fermata a bordo di un’auto rubata, con all’interno una pistola. Per tale ragione, un 32enne pregiudicato è stato posto al fermo e indiziato del reato.

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