SPARI AL CACCIATORE: 60ENNE NEGA VOLONTARIETÀ, CONCESSI I DOMICILIARI

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Ha sparato a un giovane di 30 anni dopo che questi aveva accidentalmente ucciso il cane: nega la volontarietà il 60enne

Dopo essere stato arrestato dai Carabinieri il 23 dicembre per aver sparato dei pallini da caccia a un malcapitato 30enne, il 60enne Paolo M. è stato interrogato dal Giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota.

Come noto, durante una battuta di caccia a Borgo Grappa, un giovane 30enne di Latina aveva colpito per sbaglio, uccidendolo, il cane del cacciatore di 60 anni che era con lui. Al che quest’ultimo, per vendetta, secondo la ricostruzione della vicenda fornita dagli inquirenti, avrebbe colpito con i pallini il 30enne a una gamba e in altre parti del corpo, con la conseguenza che il giovane è stato trasportato d’urgenza al Santa Maria Goretti. Per fortuna, il giovane non ha avuto gravi conseguenze, nonostante il grosso spavento e una situazione ancora da tenere d’occhio.

Il 60enne, nella giornata di ieri 26 dicembre, ha risposto alle domande del Gip spiegando di non aver avuto alcuna intenzione di ferire il ragazzo e di aver sparato due volte, sia per avvertire l’altro cacciatore al fine di non essere colpito sia, di seguito, per sbaglio una volta finito a terra per una caduta.

Il Gip ha convalidato l’arresto e concesso al 60enne la misura più lieve degli arresti domiciliari.

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