Spari a Minturno: dopo l’episodio inquietante che ha coinvolto Bardellino, tornano i proiettili in una cittadina del sud pontino
Stavolta l’episodio è avvenuto in Via San Pietro Apostolo a Scauri dove, secondo le prime sommarie ricostruzioni, sarebbero almeno quattro i proiettili sparati. L’unico aspetto positivo, rispetto all’episodio che ha coinvolto Gustavo Bardellino, è che non ci sono feriti o peggio.
Gli spari sono stati sentiti da alcuni residenti della zona non dopo le 20. Sul posto si sono precipitati i Carabinieri della Compagnia di Formia e, ad ora, ci sarebbe stato già un fermo di un uomo originario di Mondragone, 31enne pregiudicato: si tratta di Ciro Milo.
Milo, che si trova agli arresti domiciliari per questioni attinenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, avrebbe sparato i colpi all’indirizzo di alcune persone – in tutto tre – che si erano presentate presso la sua abitazione. L’uomo, che abita in una casa dove è in corso lo sfratto, avrebbe risposto con la violenza a causa della richiesta di pagamento dell’affitto. I proiettili hanno raggiunto cancello della casa, muretto e la Fiat Multipla delle tre persone che si erano recate presso l’abitazione, provocando la frantumazione di uno dei vetri della vettura. Dopo l’accaduto, le tre persone, fratelli tra di loro, hanno denunciato ai militari dell’Arma.
Sulla vicenda, dopo i rilevamenti e gli accertamenti del caso, indagano i Carabinieri su delega del sostituto procuratore Chiara D’Orefice della Procura di Cassino. Il 31enne, assistito dall’avvocato Nello Sgambato, è stato condotto in Caserma dai Carabinieri della Compagnia di Formia e sottoposto all’esame Stub per accertare che sia stato lui a sparare. Gli accertamenti proseguono per capire fino in fondo il movente degli spari contro i tre fratelli.
Il 31enne, al momento indagato per l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, era stato condannato alla pena complessiva di 4 anni e 7 mesi per spaccio di droga, di cui un anno e mezzo già scontati tra carcere ed arresti domiciliari. Il residuo di pena da scontare era dunque di 3 anni e un mese per i quali il sostituto procuratore della Procura di Santa Maria Capua Vetere Mariangela Condello, a gennaio scorso, aveva disposto la sospensione (non andrà in carcere) con la prosecuzione degli arresti domiciliari che sta scontando a Scauri. La fine della pena era stata fissata a febbraio 2025. L’uomo fu arrestato insieme agli altri tre fratelli nel giugno 2020 per aver messo in piedi a Mondragone una fiorente attività di spaccio.