SPARATORIA A SUIO TERME: CARABINIERE UCCIDE DIRETTORE DELL’ALBERGO E FERISCE UNA DONNA

Castelforte, sparatoria a Suio Terme: a perdere la vita un uomo, ferita una donna trasportata in eliambulanza a Roma

È accaduto a Suio Terme, nel comune di Castelforte, dove un Brigadiere dei Carabinieri a riposo, Giuseppe Molinari, originario di Teano, in servizio a Carinola (Caserta) e in passato proprio alla caserma di Castelforte, ha fatto fuoco dentro la hall dell’albergo “Nuova Suio Terme”. I colpi sono stati indirizzati verso la donna di 31 anni, Miriam Mignano, guardia giurata all’Italpol, originaria di Castelforte, che, ferita gravemente, è stata trasportata al Gemelli di Roma tramite eliambulanza che è atterrata al campo sportivo adiacente. Sul posto si sono precipitati Carabinieri, la Polizia di Stato e le ambulanze del 118.

Da sinistra Giovanni Fidaleo, Giuseppe Molinari e Miriam Mignano

Il militare, prima di fare fuoco alla donna perforata anche all’altezza dell’intestino, ha puntato l’arma verso il direttore dell’albergo “Nuova Suio”, Giovanni Fidaleo, 67 anni, originario di Itri, ma residente a San Giorgio a Liri, e lo ha ucciso. Ex calciatore nella Freccia Azzurra di Itri e nella Nuova Itri, Fidaleo era conosciuto e stimato da tanti; aveva iniziato a lavorare nell’albergo termale addirittura nel 1979.

La donna che lavora nell’hotel durante la stagione termale e con cui il Carabiniere, sposato e in via di separazione dalla moglie, aveva una relazione da anni, invece, è stata ferita all’altezza del torace e si trova al momento in codice rosso e in prognosi riservata, benché le sue condizioni aprirebbero a una speranza di sopravvivenza.

Sul caso, che sembrerebbe di natura sentimentale, indagano i Carabinieri della Compagnia di Formia con il coordinamento del sostituto procuratore di Cassino, Chiara D’Orefice. L’uomo, 58 anni, che ha sparato, si è costituito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ed è al momento sottoposto a fermo, disposto dalla Procura casertana, e a interrogatorio con l’assistenza del suo avvocato difensore Giampiero Guardiello. Prima di costituirsi, Molinari si sarebbe confidato con un amico che lo avrebbe indotto a confessare il delitto.

Si fa largo, dal punto di vista investigativo, la strada del movente dettato dalla gelosia. Pare, infatti, che la donna avesse una relazione anche con l’uomo assassinato e questo abbia fatto scattare la rabbia del Carabiniere che, fuori di sé, ha sparato a entrambi non appena li ha visti insieme entrando nell’hotel. Successivamente li avrebbe inseguiti per finirli, cosa che con Fidaleo è purtroppo avvenuta.

Sul posto, blindato dai Carabinieri di Formia, agli ordini del Maggiore Michele Pascale, sono stati trovati circa dieci bossoli. Fidaleo era sposato e con due figli.

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