I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone, accusate di aver gestito un’intensa attività di spaccio all’interno di un complesso residenziale di via Rosario Livatino, a Nettuno. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Velletri su richiesta della Procura.
I destinatari dell’ordinanza sono un 43enne domiciliato a Nettuno, un 35enne di Artena e un 18enne del posto. Tutti e tre erano già stati arrestati in flagranza per lo stesso reato e sono ritenuti responsabili di aver trasformato il condominio in una sorta di “casa fortino”, nonostante la vicinanza a varie scuole della zona.
L’indagine, condotta attraverso appostamenti, controlli mirati e l’uso di telecamere di videosorveglianza, ha ricostruito il funzionamento dello spaccio. Inizialmente le cessioni avvenivano sul ballatoio esterno, dove gli acquirenti venivano indirizzati grazie alla presenza di vedette e a un sistema di telecamere. Successivamente l’attività si era spostata in un appartamento blindato, utilizzato come base operativa: la droga veniva consegnata attraverso le inferriate installate a porte e finestre per ostacolare eventuali irruzioni.
Per i due indagati maggiorenni è stata contestata anche l’aggravante di aver agito insieme al terzo quando questi era ancora minorenne.
Con l’esecuzione delle misure cautelari, il 18enne è stato trasferito nel carcere di Velletri, dove gli sono state notificate le accuse insieme agli altri due soggetti già detenuti. Tutti rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria.
