SPACCIO A SABAUDIA, RIESAME SCARCERA DUE DONNE COINVOLTE NELL’OPERAZIONE ANTI-DROGA

RIESAME

Spaccio a Sabaudia: sono state scarcerati due dei quattro indagati, arrestati a inizio mese dagli agenti della Polizia di Stato

Il Tribunale del Riesame di Roma ha sostituito la misura cautelare del carcere con quella dei domiciliari per due dei quattro arrestati nell’operazione anti-droga culminata a inizio mese di febbraio a Sabaudia. Ai domiciliari andranno le due donne arrestate dalla Squadra Mobile di Latina e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica: si tratta di Fabiana Cocco, 28 anni, e Maria Cricelli, 58 anni, assistite dall’avvocato Francesco Pietricola.

Lo scorso 2 febbraio, gli agenti della Squadra Mobile di Latina e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, all’esito di un’attività d’indagine coordinata dal Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e dal Sostituto Procuratore Giuseppe Miliano, aveva eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal G.I.P. Castriota, a carico di Paolo Palombo di 39 anni, Fulvio Farano di 46 anni, Fabiana Cocco di 28 anni e Maria Cricelli di 58 anni. Queste ultime due rispettivamente compagna e madre del 39enne.

Da quanto emerso dal complesso dell’attività investigativa, i quattro indagati, con il 39enne Palombo in posizione di preminenza rispetto agli altri, risultano essere stati i gestori di una fiorente attività di spaccio nel territorio di Sabaudia, effettuando numerose cessioni di cocaina ad una vasta e variegata platea di assuntori tra l’estate e l’autunno del 2022.

Palombo e le due donne, davanti al Gip Castriota, nel corso dell’interrogatorio di garazia, hanno respinto gli addebiti e negato di aver gestito una piazza di spaccio. Diversa strategia difensiva per Farano, considerato il trasportatore della droga da parte degli inquirenti, che si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Secondo la ricostruzione di Procura e Polizia, l’estrema accortezza dimostrata dagli indagati, con particolare riguardo ai luoghi dove occultare lo stupefacente, ha reso più complessa l’attività investigativa. Nonostante tali difficoltà ed a riscontro di quanto ipotizzato, in corso di attività sono stati effettuati alcuni recuperi di stupefacente, sanzionando amministrativamente alcuni acquirenti.

L’attività d’indagine – svolta anche con l’ausilio di telecamere ed intercettazioni telefoniche – avrebbe consentito di appurare come l’abitazione del 39enne rappresentasse un punto di riferimento per i numerosi assuntori della zona. Nel corso di una perquisizione effettuata il 19 ottobre 2022, poi, presso l’abitazione è stata rinvenuta un’agenda relativa alla contabilità dell’attività di spaccio, un bilancino di precisione, degli involucri dotati di calamita e materiale per il confezionamento.

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