SPACCIO A LATINA, I DE ROSA NON RISPONDONO AL GIUDICE

Interrogati dal giudice i De Rosa arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina

Il giudice per le indagini preliminari, Pierpaolo Bortone, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, ha interrogato tre delle persone coinvolte nell’operazione eseguita dai Carabinieri e coordinata dalla Procura di Latina. Si tratta di Cristian e la madre Giulia “Cipolla” De Rosa, oltreché ad Anna Bevilacqua. Difesi dall’avvocato Palmieri, tutti e tre, destinatari della misura restrittiva del carcere, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La prossima settimana saranno invece interrogate le altre due donne coinvolte: Giovina e Francesca De Rosa, destinatarie della misura dell’obbligo di firma.

L’operazione eseguita Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa di Latina, agli ordini del Comandante Antonio De Lise, è stata coordinata dal sostituto procuratore Martina Taglione. Tra la serata del 28 febbraio e la mattina del 1 marzo, i Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di misura cautelare personale nei confronti di 5 persone ritenute responsabili del reato traffico di sostanze stupefacenti: si tratta delle tre giovani già fermate a maggio 2022, Francesca e Giovina De Rosa e Anna Bevilacqua, oltreché Giulia “Cipolla” De Rosa (50 anni) e il figlio 28enne Cristian De Rosa

L’attività di indagine si è sviluppata nei mesi di maggio e giugno 2022 e ha consentito – come spiegava una nota dell’Arma dei Carabinieri – di rivelare l’esistenza di un’articolata rete di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina e crack, nel Comune di Latina.

Infatti, nel corso delle indagini, svolte in maniera tradizionale con lunghi servizi di osservazione, attività info-investigativa e riscontri sul campo, è emerso come le 5 persone (4 donne ed un uomo) pregiudicate, si sono occupate della gestione e del traffico di sostanze stupefacenti in due piazze di spaccio della città, una in Via Londra (zona cimitero) e via Sabaudia, vicino alla curia vescovile.

L’indagine ha consentito di dimostrare una reiterata attività di spaccio di sostanze stupefacenti che aveva come base un appartamento di edilizia popolare sito in Via Londra. I militari, nel corso delle indagini, appostati nei pressi del suddetto immobile, hanno notato un intenso via vai di persone che una volta fermate e sentite a sommarie informazioni hanno dichiarato di aver acquistato della sostanza stupefacente poco prima.

Le dichiarazioni testimoniali hanno consentito di effettuare, nel corso delle indagini, una perquisizione all’interno della casa popolare, posta a base logistica dello spaccio, che ha permesso di sequestrare dello stupefacente di vario tipo ed arrestare in flagranza di reato tre persone per traffico di stupefacenti.

L’irruzione dei Carabinieri ha portato gli indagati a spostare per un periodo la loro base logistica nella seconda piazza di spaccio oggetto dell’odierna indagine sita in via Sabaudia.

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* AGGIORNAMENTO: Il giudice per l’udienza preliminare ha confermato tutte le misure cautelari in essere tranne che per Anna Bevilacqua la quale, su richiesta della difesa, ha lasciato il carcere per gli arresti domiciliari. Al contempo anche Giovina e Francesca De Rosa si erano avvalse della facoltà di non rispondere nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia.

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