SONG OF THE FLY, IL FILM “MADE IN LATINA” AL SUO DEBUTTO

È stato presentato ieri al Supercinema di Latina, nell’ambito di una proiezione riservata agli addetti ai lavori, “Song of the Fly”, diretto da Michele Pagano e prodotto da OSNA Productions/SEDGE Group LLC

Il film, che vede attori protagonisti J. Paul Bullard e Luca Cerbone e come attori co-protagonisti Douglas Dean (serie tv “Il paradiso delle Signore” e “Roma”), James Tumminelli (nominato agli Emmy Awards con “Gilda”) e David Callahan (Il collegio – Rai2), è stato girato nella provincia pontina con il pieno supporto della Latina Film Commission. Le sue peculiarità? Essere stato prodotto per il mercato cinematografico internazionale, in presa diretta in lingua inglese e con un budget al di sotto del 70% della media italiana. Anche se la vera particolarità è data dal fatto che le scene di interni sono state realizzate interamente presso la sede della Film Commission. 

“Siamo di fronte a un’impresa eccezionale, che conferma non solo come la provincia di Latina continui a essere terra di cinema, ma anche e soprattutto come questi territori – così eterogenei dal punto di vista ambientale e storico-architettonico e così ricchi di professionisti – possano davvero diventare un centro d’eccellenza per la produzione cinematografica, nel quale fare cinema ad alti livelli, creando occupazione, valorizzando il territorio e incentivando lo sviluppo economico. Con ‘Song of the Fly’ abbiamo dimostrato che è possibile fare un film di qualità con budget limitati, impiegando e coinvolgendo professionisti e maestranze locali, e abbiamo documentato come sia possibile la realizzazione degli studios a Latina, come una seconda Cinecittà, utilizzabili per progetti ‘in house’ ma anche da tutte le produzioni nazionali che giungono in terra pontina per i loro film, fiction, serie tv, documentari, videoclip e spot pubblicitari”, commenta Rino Piccolo, direttore della Fondazione Latina Film Commission. 

Ogni anno, infatti, sono decine le produzioni nazionali e internazionali che scelgono la provincia di Latina come ambientazione o semplice location di alcune scene o dell’intero film. Ma le stesse sono sempre in difficoltà nel reperire sul territorio spazi adeguati per girare gli interni, così ripiegano su Roma, lasciando la troupe di tecnici e artisti in zona solo per pochi giorni, con tutto ciò che ne consegue in termini di perdita di introiti per aziende locali di prodotti e servizi. 

“Ampliare e rendere permanenti gli allestimenti all’interno di parte dell’ex Expo di Latina consentirebbe di avere produzioni stabili sul territorio, molto spesso preferito alla capitale per la tranquillità di lavoro, e di dare un forte impulso all’industria cinematografica in terra pontina e all’indotto economico e di immagine che ne deriva. È una sfida importante per l’immediato futuro, che spero Provincia, Regione, il Comune di Latina e gli altri enti comunali del territorio possano intraprendere insieme alla Film Commission”, conclude Rino Piccolo. 

“Abbiamo scelta Latina e la sua Film Commission per la qualità dei suoi servizi e del talento locale. Questo tipo di affidabilità ed efficienza è di grande aiuto per un produttore che viene dall’estero come me”, dichiara Michael Sedge, presidente della “The Sedge Group”, società di produzione statunitense co-produttrice del progetto.

“Song of the fly è stato nominato per quattro premi al festival del cinema d’autore di Queens, per la fotografia, la storia, la sceneggiatura e l’attore principale. Grazie alla nostra esperienza su questo film, stiamo considerando la realizzazione del nostro nuovo progetto cinematografico ‘Vudun’ sempre a Latina”, aggiunge Sedge.

La Latina Film Commission si propone di offrire una grande opportunità alle produzioni che scelgono il territorio pontino, mettendo a disposizione teatri di posa in forte concorrenza con il sistema romano. Ipotesi che ha raccolto già una serie di prenotazioni per lo sviluppo di nuovi progetti in collaborazione con la Latina Film Commission per i prossimi tre anni.

LA SINOSSI DI “SONG OF THE FLY” 

Steven, un uomo sui sessanta, ha subito un ictus cerebrale. La sua esistenza e’ ora confinata nella sua stanza da letto. La sua vita inizia a crollare a pezzi emarginandosi sempre di piu’ da tutti e da tutto. Pochi riescono a solcare l’uscio della sua porta ed entrare nelle sue grazie. Luka è uno di loro. Il suo braccio destro, il suo unico riferimento, pronto a tutto per difendere quello che è diventato il loro mondo. L’ingresso di Luka lo porterà a rivivere emozioni che pensava di aver perso per sempre. La stanza diventa grande quanto il mondo esterno e Luka è determinato a fermare ogni tentativo di distruggerla.

IL REGISTA

Michele Pagano, classe 1979, è regista, sceneggiatore e drammaturgo. Per il teatro ha firmato la regia di 40 opere proprie e di autori classici e contemporanei. Ha scritto 6 sceneggiature per lungometraggi per il cinema mentre è sceneggiatore e regista di 14 cortometraggi, ottenendo premi nazionali e internazionali. Inoltre, ha diretto 10 spot pubblicitari per social e docu-fiction. Nel 2007 ha creatolo spazio OFFICINATEATRO di Caserta, di cui è attualmente Direttore Artistico.

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