“Difendiamo il diritto allo studio e la giustizia sociale”, Sinistra Italiana-Regione Lazio interviene sul caso di Fondi
“Quando la discriminazione tocca bambini e bambine tutti noi dobbiamo sentirci responsabili e colpevoli se rimaniamo in silenzio. “Perché forme, pur non dichiarate né intenzionali, di separazione producono rischi gravemente insidiosi per l’intera società” aveva detto il presidente Mattarella all’inaugurazione dell’a.s. 2023/24. E solo due giorni fa: “Integrare vuol dire fare delle differenze una reciproca ricchezza. La nostra scuola ha già la responsabilità dell’istruzione e della formazione di oltre 870 mila allievi di origine straniera. Rappresentano circa il 10% della popolazione scolastica. Quasi due terzi di queste ragazze e ragazzi sono nati in Italia”.
Alle sue parole è seguita la sconcertante notizia della scuola di Fondi in cui i genitori italiani hanno chiesto il trasferimento dei propri figli da classi in cui era preponderante la componente di bambini che vivono nel nostro paese, ma -ahimè- sono di origine indiana!
L’idea del Ministro Valditara di una scuola competitiva dove si gareggia e non si “perde tempo” con chi viene individuato come diverso sembra farsi strada e creare nuovi proseliti.
A questa idea, supportata da azioni , Sinistra Italiana si oppone con forza richiamando le istituzioni al rispetto delle norme e al ripristino dello spirito della nostra Costituzione. Il nostro impegno quotidiano è nel promuovere a scuola un contesto dove si possa imparare a vivere in un reale processo di integrazione e rispetto”.
Così, in una nota, Susanna Crostella, responsabile scuola e formazione SI Regione Lazio.