SINDACATI UNITI PER L’AUTOSTRADA A PEDAGGIO, MA I POSTI DI LAVORO DIVENTANO 3000

Il volantino che dà notizia del presidio organizzato dai sindacati per il 15 novembre
Il volantino che dà notizia del presidio organizzato dai sindacati per il 15 novembre

Nel comunicato dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, che pubblichiamo integralmente di seguito, si fa riferimento all’edilizia e al pallino dei tre organismi, sbandierato da anni: l’autostrada a pedaggio Roma-Latina. Se alla Cisl eravamo abituati, sull’autostrada una pervicacia così manifesta ci era ancora sconosciuta da parte degli altri due maggiori sindacati italiani. 
Il 15 novembre, infatti, gli stessi comunicano che si terrà un’iniziativa a carattere nazionale dal titolo eloquente: “NOI NON CI FERMIAMO – Rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il Paese”. Sacrosanto, a patto che le costruzioni vengano fatte al passo coi tempi e non come nei vari “sacchi” che si sono perpetuati nelle città nel corso degli ultimi decenni.

Il retro del volantino che dà notizia del presidio organizzato dai sindacati per il 15 novembre

Ma al di là dell’edilizia, ciò che si nota sin da subito è l’attenzione all’autostrada: addirittura, come spiegano nel comunicato congiunto, il presidio si terrà a Borgo Piave proprio perché da lì sarebbe dovuto partire il progetto di Autostrade del Lazio, con bando di gara appaltato in project financing al Consorzio italo-spagnolo Sis. Peccato che quella gara e quel progetto siano stati seppelliti da una sentenza del Consiglio di Stato resa pubblica nel settembre del 2018. Ma i tre confederali pare non se ne siano accorti, arrivando persino a dichiarare che ci sarebbe un consenso unanime da parte della popolazione. Cosa che risulta non essere vera, tanto è che quando i cittadini vengono a conoscenza del fatto che la strada sarebbe a pagamento – circa 13 euro andata e ritorno Latina-Roma – hanno come un moto di biasimo che può sfociare anche nell’insulto feroce nei confronti di chi ha concepito l’opera – tanto per cambiare, anche nel comunicato dei tre sindacati, la parola pedaggio scompare.
L’unico elemento diverso è rappresentato dalle cifre. Adesso, la cantierizzazione dell’autostrada porterebbe a 3000 mila posti di lavori. Un bel passo indietro se si considera che negli anni si è passati da 30mila a 50mila senza soluzione di continuità, per poi maggiorarli addirittura fino a centomila. Quasi fossimo al caro vecchio Lascia e Raddoppia. Cifre sparate un po’ alla carlona da partiti politici, sindacati, associazioni di categoria, sindaci ecc.
Solo ad ottobre, ad esempio, il capogruppo della Lega regionale Angelo Tripodi e il coordinatore provinciale pontino del partito Silviano Di Pinto dichiaravano a Latina Quotidiano: “Si tratta di un’opera che collegherebbe il territorio al resto d’Italia, il cui investimento genererebbe 40mila posti di lavoro nella fase della costruzione e 13mila lavoratori diretti in più ad opera ultimata”. Boom!

Il Sindaco di Latina Damiano Coletta e il Segretario Generale della Cisl di Latina Roberto Cecere, entrambi sponsor dell’autostrada a pedaggio Roma-Latina

La Filca Cisl, la Fillea Cgil e la Feneal Uil, sindacati delle costruzioni delle province di Latina e Frosinone, vogliono portare all’attenzione l’iniziativa nazionale “NOI NON CI FERMIAMO – Rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il Paese” che si terrà in 100 città italiane il 15 Novembre 2019, con tre iniziative regionali a Rieti (svincolo Miciliano) a Roma (Piazza SS. Apostoli) e Latina (Rotonda Borgo Piave).

Nella nostra città verrà organizzato un Presidio con volantinaggio presso la rotatoria di Borgo Piave, che per noi rappresenta un simbolo in quanto sarà il punto di partenza del cantiere Autostrada Roma-Latina e Cisterna-Valmontone, per ribadire la necessità di questa opera, un caso emblematico di quella che oggi è la situazione dell’Italia. Questa opera, indispensabile per il funzionamento logistico delle numerose aziende presenti nella nostra Provincia, è stata sempre al centro della nostra azione sindacale. Tanto è vero che le associazioni sindacali attraverso una serie di mobilitazioni culminate il 22 febbraio 2018 con gli “Stati generali dell’edilizia di Latina”, hanno raccolto presso la popolazione il consenso unanime per La Roma -Latina e mobilitato la società civile, con partecipazione numerosa alle successive iniziative organizzate, quali lo Sciopero Generale Nazionale delle Costruzioni tenutosi a Roma in data 15 marzo 2019. Le province di Latina e Frosinone negli ultimi dieci anni hanno visto dimezzare il numero generale degli addetti nel settore edile, con una perdita di lavoro stabile e regolare che ha investito la sola provincia di Latina con circa 6000 lavoratori in meno, per Frosinone all’incirca 8000 lavoratori in meno. La cantierizzazione di questa opera porterebbe alla creazione di circa 3000 posti di lavoro dato che le costruzioni sono un moltiplicatore per l’economia in generale: ogni miliardo speso in edilizia genera 16000 posti di lavoro, 11000 in edilizia e 5000 nell’indotto ed una ricaduta economica in termini dei Pil di 2,3 miliardi nei settori direttamente collegati. 

Non ci fermeremo alla sola autostrada, perché per noi tutti gli investimenti servono, dalla viabilità del sud Pontino da Latina a Formia, alla Statale 156 “Monti Lepini” che è in totale degrado, alla “Formia-Cassino” ormai impraticabile e tra le strade con il più alto tasso di incidenti, il completamento della Frosinone-Avezzano.
Riteniamo prioritarie ed urgenti la messa in sicurezza del territorio, l’edilizia scolastica ed ospedaliera (dato che il 70% dei siti pubblici non sono a norma antisismica), l’ edilizia popolare e residenziale, tutto ciò che oggi qui nelle nostre provincie manca“.

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