SICUREZZA DEI CITTADINI E ATTUAZIONE PAESC A TERRACINA, LE MOZIONI DI EUROPA VERDE

Il Consigliere di Europa Verde Gabriele Subiaco, nella seduta di Consiglio comunale del 8 Agosto ha portato in Aula due questioni importanti: la questione della sicurezza dei cittadini con la mozione dal titolo “Misure ed Azioni Urgenti e Non più rinviabili per migliorare la Sicurezza e la Convivenza in ambito urbano” e quella del PAESC del Comune di Terracina, con l’interpellanza dal titolo “ Stato di attuazione del PAESC (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima)”.

Partendo da una articolata analisi della situazione che negli ultimi tempi ha visto aumentare enormemente gli episodi di vandalismo e microcriminalità urbana con furti continui ed effrazioni delle abitazioni, danni ai beni pubblici come fontane, panchine e alle attività commerciali, episodi di degrado urbano soprattutto nelle ore serali e nei fine settimana in particolare durante il periodo estivo legati al cosiddetto fenomeno della “malamovida” soprattutto nelle zone centrali, caratterizzata da comportamenti illeciti sotto più profili (abuso di alcol, spaccio e consumo di droga, vandalismo) con danni spesso per residenti e turisti e un rischio concreto per l’incolumità pubblica, con numerose testimonianze, raccolte in questi mesi, di residenti e commercianti, associazioni di categoria ed esponenti delle forze dell’ordine, dal centro storico alle periferie, che delineano un quadro tutt’altro che sereno, con molte zone della  città oramai quasi “off limits” e difficilmente frequentabili anche a causa di una carente illuminazione pubblica; la mozione si poneva l’obiettivo di dare risposte concrete all’azione di denuncia, da parte della cittadinanza, che chiede maggiori controlli e un più stringente coordinamento tra istituzioni locali e forze di polizia, impegnando concretamente l’amministrazione su una serie di punti: rivedere l’organizzazione e le risorse della polizia locale per aumentate le ore dedicate ai servizi esterni e finalizzate al controllo del territorio e alla sicurezza dei cittadini; rafforzare i controlli (sia in presenza che tramite sistemi di videosorveglianza) e le sanzioni, per meglio contrastare la microcriminalità dando concretezza alle ordinanze sindacali; creare un’alleanza forte con il tessuto economico-produttivo e sociale della città; promuovere la cultura della sicurezza e della Legalità con continui incontri per educare alla legalità, coinvolgendo associazioni e comitati spontanei di cittadini; promuovere la riqualificazione urbanistica del territorio e migliorare l’arredo urbano a beneficio del turismo, dell’immagine e della qualità della vita; combattere con misure efficaci l’inquinamento acustico, con controlli continui ed estesi e maggiori sanzioni; istituire un Osservatorio della sicurezza e della legalità, con la partecipazione di Comune, forze dell’ordine, sindacati di categoria, associazioni, scuole, mantenendo sempre alto il focus sulla sicurezza urbana e la legalità.

Nella discussione che ha preceduto l’inizio del Consiglio Comunale, l’amministrazione ha chiesto di integrare la mozione di Europa Verde, con le azioni che sta già mettendo in campo o prevede di mettere in campo in tema di sicurezza. Il Consigliere Subiaco, considerato che il tema della sicurezza è un tema di grande interesse di tutta la cittadinanza, ha ritenuto di ritirare la mozione dall’ordine del giorno del Consiglio per consentire all’amministrazione una più attenta e completa  valutazione della stessa e con l’impegno di convocare a breve un incontro per poter arrivare ad un testo che, eventualmente, integri la mozione di Europa Verde con le attività che l’amministrazione sostiene di stare portando, o intende portare avanti.

Sempre nella stessa seduta, l’interpellanza relativa allo stato di attuazione del PAESC presentata da Europa Verde a giugno del 2024 e riscontrata dall’amministrazione solo a maggio del 2025, ha posto una serie di questioni importanti come: lo stato di attuazione complessivo del piano e delle singole azioni a carico del Comune, miste pubblico-privato e del privato; la mancanza nel piano  di interventi di forestazione urbana, la creazione di  nuovi parchi cittadini ed aree verdi, la creazione di pareti verdi verticali in scuole o condomini;la mancanza del Piano del Verde Urbano, del Regolamento del verde urbano e del Bilancio arboreo;  lo stato di realizzazione degli obiettivi del Piano di Gestione e Assestamento Forestale (PGAF); gli interventi del Piano di Adattamento Climatico che si intende adottare;  come l’amministrazione intende superare la carenza di utilizzo delle energie rinnovabili in particolare solare fotovoltaico e termico sugli edifici pubblici; la mancanza dello sportello energia; come l’amministrazione si sta organizzando per partecipare ai bandi europei, nazionali e regionali per acquisire risorse per incrementare l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, delle CER (Comunità energetiche rinnovabili)  e promuovere la transizione energetica per le imprese ed i cittadini.

Dalla discussione in Aula sono emersi forti criticità in merito: allo stato di attuazione del PAESC visto che dopo 6 anni dall’inizio e a 4 e mezzo dal termine del piano che traguarda il 2030 con un obiettivo di riduzione del 41,8% (pari a 61.115 tCO2), lo stato di avanzamento complessivo rispetto all’obiettivo finale fissato al 2030 non è ancora monitorato in maniera sistematica né risultano disponibili dati aggiornati sull’avanzamento delle singole azioni previste dal piano per le quali si dice in pratica che  devono ancora iniziare a causa di difficoltà interne all’Amministrazione, tra cui l’instabilità dei dirigenti; non si è ancora preso atto dell’approvazione da parte della Regione del  Piano di Gestione ed Assestamento Forestale (PGAF) avvenuta con la determinazione n. G12257 del 19/09/2024, avvenuta quasi un anno fa estendendo il Periodo di validità del piano al 2034 con una serie corposa di prescrizioni; relativamente agli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici con gli interventi finanziati dal PNRR e dalla Regione sulle scuole, sulla ex sede del tribunale e sugli impianti sportivi e quello previsto allo stadio Colavolpe finanziato con il mutuo, in questi due anni, si è fatto qualche positivo progresso, anche se siamo abbondantemente sotto il target medio italiano di di Kw installati su edifici pubblici (5Kw/1000 abitanti) e quasi del tutto assenti sono gli interventi per il solare termico sugli impianti sportivi; forti le carenze in tema di pianificazione che continua a segnare la mancanza del Piano del verde urbano, del Regolamento del verde e del Bilancio arboreo, la scarsa operatività del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, la mancata integrazione del PAESC con il PUMS ed il Regolamento edilizio che sono tre documenti fortemente correlati; infine non si è fatto ancora nulla riguardo allo sportello energia, fondamentale per promuovere le buone pratiche energetiche, l’efficienza energetica,  le CER, ed in generale diffondere la diffusione e la cultura delle Rinnovabili.

Alla luce di quanto emerso dalla discussione in Aula di questa interpellanza e delle forti criticità riscontrate, emerge ancora più forte, visti i consumi di energia elettrica e i relativi costi, la necessità di promuovere progetti che permettano a famiglie, condomini, distretti di imprese, aziende, utenze distribuite, di ridurre gli approvvigionamenti dalla rete elettrica, o, addirittura, diventare indipendenti, attraverso moderni impianti da fonti rinnovabili integrati con misure di efficienza energetica, favorendo l’autoproduzione, l’autoconsumo e la rete di produzione distribuita con le CER, oggi fortemente ostacolate da una normativa nazionale che  limita queste nuove configurazioni che favoriscono cittadini ed imprese.

I dati del GSE, consultabili sul sito, relativi al fotovoltaico installato nella nostra città, mostrano purtroppo un grave deficit sulle energie rinnovabili rispetto alla media nazionale ma anche rispetto a tante realtà provinciali e regionali che sono molto più avanti di noi. Una situazione assolutamente non giustificata dalle ottime condizioni di soleggiamento di cui gode la nostra Città. Nel contempo invece assistiamo alla nascita, nell’ombra e nel silenzio, sul nostro territorio, di grandi impianti industriali di fotovoltaico (parchi solari) e di biogas senza alcun vantaggio per i cittadini e con scarsissime compensazioni ambientali.

Infine, la risposta della amministrazione a questa nostra interpellanza ci sembra costellata di belle e buone intenzioni ma ad oggi il PAESC, che ci è costato alcune decine di migliaia di euro, è ancora sostanzialmente fermo all’anno zero, e dovremmo capire, come per altri piani redatti di recente (PEBA, PUMS, Piano di Adattamento ai cambiamenti climatici), cosa vogliamo fare per dargli un minimo di operatività e raggiungere almeno qualche obiettivo, perché il rischio che tutti questi piani restino dei bei libri dei sogni chiusi in un cassetto, è davvero alto“. Così, in una nota, Gabriele Subiaco, Consigliere Comunale e Consigliere Nazionale di Europa Verde

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