Ciolfi (M5S): “Sicurezza, Celentano fallisce anche sul suo cavallo di battaglia. Latina tra le città più insicure d’Italia”
Il M5S denuncia il fallimento della giunta Celentano sulla sicurezza e propone assunzioni nella Polizia Locale, riqualificazione urbana e valorizzazione del patrimonio comunale per restituire dignità e sicurezza ai quartieri.
“L’amministrazione Celentano continua a collezionare fallimenti su ogni fronte — anche su quello che per il centrodestra avrebbe dovuto essere il suo cavallo di battaglia: la sicurezza. Secondo l’ultimo rapporto de Il Sole 24 Ore sull’indice di criminalità, la provincia di Latina si colloca al 33° posto in Italia, con 3.625 denunce ogni 100mila abitanti: un dato peggiore rispetto all’anno precedente e il più alto di tutto il Lazio.
Una fotografia impietosa di una città dove furti, danneggiamenti, truffe informatiche e violenze sono in aumento, e dove i cittadini continuano a sentirsi meno sicuri giorno dopo giorno.
A preoccupare, inoltre, è il numero crescente di atti dolosi e incendiari: a Latina il tempo torna a essere scandito dallo scoppio delle bombe e dai fuochi d’artificio, diventati ormai messaggi cifrati della criminalità organizzata.
Un fenomeno che ho conosciuto in prima persona, quello dell’attentato incendiario, essendone stata vittima in pieno esercizio del mio ruolo istituzionale, a seguito di una mia segnalazione di un possibile abuso nella zona della Marina di Latina.
Un episodio che ha colpito me e la mia famiglia, lasciandoci per mesi in una condizione di paura e insicurezza. Grazie al lavoro straordinario dei Carabinieri si è potuti arrivare all’identificazione dei presunti responsabili e, dopo il patteggiamento del mandante, l’esecutore materiale è tuttora a processo — la cui udienza è fissata proprio per domani.
Dobbiamo inoltre ricordare che Latina, purtroppo, non è estranea a fenomeni che si inseriscono in un contesto più ampio: quello delle mafie pontine, un sistema di potere violento e radicato che — come ricordato dal professor Vincenzo Musacchio in una recente intervista su RaiNews — rappresenta una delle espressioni più pericolose e sottovalutate della criminalità organizzata in Italia. La cosiddetta “quinta mafia”, capace di unire violenza, intimidazione e affari economici in settori chiave come edilizia, rifiuti e turismo.
Un quadro che deve spingerci tutti — istituzioni, cittadini, forze politiche — a un’assunzione di responsabilità concreta, perché la sicurezza non può essere un tema affrontato solo nell’emergenza, ma va presidiata ogni giorno, con politiche, controlli, prevenzione e presenza sul territorio.
Ed è proprio nella mancanza di queste azioni che emerge quanto poco sia stato fatto da questa amministrazione per prevenire e contrastare l’illegalità e i fenomeni criminali, e per garantire sicurezza ai cittadini.
Dal fallimentare “Daspo urbano”, che avrebbe dovuto risolvere i problemi di degrado e microcriminalità in aree come via Don Morosini, alle inefficaci ordinanze sindacali sul divieto di vendita di alcolici nel quartiere Nicolosi, nessun provvedimento ha prodotto risultati concreti.
Intanto, il corpo della Polizia Locale resta gravemente sotto organico, incapace di coprire le numerose e complesse funzioni che gli sono state delegate.
A distanza di oltre due anni e mezzo dall’insediamento dell’amministrazione Celentano, Latina non ha ancora un comandante effettivo della Polizia Locale: una situazione inaccettabile per una città capoluogo.
Nel frattempo, assistiamo a riunioni, commissioni, passerelle e annunci — come l’atteso arrivo delle 300 telecamere di sorveglianza — che ancora non si sono viste. Né si sa che fine abbia fatto la “control room” promessa dal Ministero. È evidente che questa amministrazione non ha alcuna visione né capacità di pianificazione.
Mentre i dati sulla criminalità peggiorano, la città cade a pezzi: il mercato annonario è ancora chiuso e abbandonato; la concessione di una parte delle autolinee a Cotral è ancora solo sulla carta e l’ex sede della Banca d’Italia non vede l’avvio dei lavori come stabilito dal contratto di concessione; il Garage Ruspi è fermo ai banchetti scolastici mentre il nuovo progetto delle Vele, rimodulato, è fermo all’abbattimento dell’ex Icos; i lavori al Parco Falcone-Borsellino non vedono la luce e la questione dell’ex SVAR continua a rimbalzare tra le spinte verso la transazione e le promesse ormai vacillanti dell’assessora Muzio, mentre i residenti del quartiere hanno perso ogni speranza.
L’unico risultato tangibile è l’immobilismo. Il Movimento 5 Stelle chiede alla sindaca Celentano di smettere con gli annunci e di agire concretamente: nominare immediatamente un comandante effettivo della Polizia Locale e assumere nuovo personale; riqualificare le aree più degradate della città con una vera pianificazione urbanistica partecipata, capace di riportare vita e sicurezza attraverso il decoro e la presenza delle istituzioni; valorizzare il patrimonio comunale, oggi lasciato al degrado o a gestioni improvvisate, come unica via per ridare dignità e sicurezza ai quartieri. Latina merita una guida capace, non una giunta che si nasconde dietro gli annunci. La sicurezza non si costruisce con i proclami, ma con lavoro, organizzazione e responsabilità“.
Così, in una nota, Maria Grazia Ciolfi, Capogruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Latina.
