Si è tenuto, oggi 2 dicembre, l’incontro presso l’azienda pontina Sicamb l’atteso incontro con vice ministro della Sviluppo Economico Alessandra Todde
Come noto, pochi giorni fa è stata formalizzata l’operazione d’investimento che ha portato ad un aumento di capitale di 9,4 milioni di euro dell’azienda, con il supporto del fondo gestito da Invitalia per conto del Mise, che ha partecipato con una quota di minoranza pari a 4,5 milioni di euro
Oggi, a intervenire, oltreché al vice ministro Todde, anche il sindaco, il Prefetto di Latina, i vertici aziendali.
Secondo la Fiom Cgil Frosinone Latina: “la visita del vice ministro Todde e della delegazione del Mise, potrebbe rappresentare l’epilogo della vertenza Sicamb, una vertenza importante, impegnativa che ha visto la Fiom Cgil in prima linea a tutti i livelli in questi due ultimi anni, dai lavoratori, alla Rsu, alla Segreteria territoriale, passando per il regionale fino al coinvolgimento nei momenti più difficili, della Segreteria nazionale.”
“L’ingresso di ST Engineering Aerospace e di altri soci, l’accesso al Fondo di Salvaguardia (fondo istituto con l’art.43 del dl n.34 del 19/5/2020) con il contributo di 9,4 milioni da parte del Mise, dovrebbero permettere alla Sicamb di migliorare la competizione in un settore strategico non solo sul territorio2.
“Come Fiom Cgil – prosegue la nota del sindacato – auspichiamo che la visita del vice ministro presso il sito di Latina non sia solo un evento per migliorare la propria immagine e l’ennesima boccata di ossigeno. Chiederemo al Mise di monitorare la situazione, verificare costantemente come verranno utilizzati i finanziamenti elargiti, memori di un passato che ha visto la Sicamb utilizzare costantemente finanziamenti pubblici, dalla cassa del Mezzogiorno alla Legge n.808 del 1985. Ad oggi le organizzazioni sindacali non sono state ancora convocate ad un tavolo istituzionale affinché si ufficializzi il nuovo assetto societario e si illustri un piano industriale reale e concreto”.
“Attualmente la situazione lavorativa in azienda è precaria, quasi disastrosa, così come la stessa organizzazione del lavoro ma i carichi produttivi per il 2021 sono in crescita così come la mole di lavoro che lascia l’azienda per impossibilità di svolgerlo all’interno.
L’impegno economico diretto da parte del MISE è un’ulteriore possibilità per l’azienda, ma rimane ora da affrontare insieme alle parti sociali il tema del rilancio e del piano industriale. Con l’omologa del concordato e l’insediamento del nuovo assetto societario, si è aperto uno spiraglio di luce importante non solo per i 300 lavoratori di Sicamb, ma anche per il territorio della provincia di lt, già colpita prima della pandemia da una forte crisi anche nel settore metalmeccanico, aggravatasi poi con il Covid.
Come Fiom Cgil – conclude la nota – saremo vigili e pretenderemo che la Direzione aziendale ci fornisca garanzie occupazionali e certezza degli investimenti nella definizione del piano industriale che dovrà rispettare a nostro avviso alcuni punti fondamentali: garantire il perimetro occupazionale e mantenere all’interno quelle lavorazioni che hanno reso Sicamb l’azienda strategica nel settore e sul territorio. Ora più che mai servono gli strumenti e i mezzi per rilanciare l’azienda”.