SICAMB: CONCORDATO E CASSA INTEGRAZIONE PER 290 LAVORATORI

Giorgio Klinger - Direttore Generale Sicamb Spa
Giorgio Klinger - Direttore Generale Sicamb Spa

Unindustria annuncia che la Sicamb chiederà la cassa integrazione straordinaria per 290 lavoratori per la durata di un anno

Sicamb Latina
Sicamb spa

Il responsabile Relazioni Industriali di Unindustria, Andrea Segnanini, ha scritto alla Regione Lazio e ai sindacati confederali – FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL Latina – per comunicare la necessità di ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per crisi aziendale con l’attuazione di un piano di risanamento
Lo stato di crisi durerà 12 mesi, dal 16 marzo prossimo, e coinvolgerà un numero massimo di 150 dipendenti per ogni
giornata di sospensione, distribuiti per ogni reparto: i più colpiti, anche perché i più numerosi, saranno l’assemblaggio strutture (65 dipendenti) e quello della meccanica di controllo numerico (40).

I motivi che rendono inevitabile il ricorso all’ammortizzatore sociale – spiega nella lettera Unindustria – rimandano “agli eventi che hanno caratterizzato il triennio 2017 – 2019 dove si è registrato un decremento del valore della produzione, particolarmente significativo con riferimento all’ultimo esercizio“.

La manifestazione sindacale SICAMB sotto la sede del MISE

Le cause per l’organo confindustriale locale sono molteplici e da ascriversi a motivi di ordine tecnico “per la realizzazione dei sedili eiettabili, che hanno impattato negativamente i volumi di vendita”; una fase di crisi per il settore elicotteristico; un rallentamento delle attività produttive per alcune commesse relative a parti e componenti aerostrutturali; l’imprevista sospensione di un particolare programma (A380) e lo slittamento temporale nell’avviamento della produzione seriale ricorrente a programmi aeronautici di più recente acquisizione.

Tutto questo ha determinato, a dire di Unindustria, ingenti investimenti “che non hanno ancora generato i ritorni economici e finanziari attesi“.

È per tali motivi che Sicamb ha avanzato, lo scorso 11 febbraio, la richiesta al Tribunale di Latina per una concessione di un termine per la definizione di un piano concordatario.

Il piano di risanamento prevede la prosecuzione delle attività operative supportate dagli ordini in portafoglio e dai contratti in essere con le commesse nazionali e internazionali, sia nei segmenti delle aerostrutture  che in quello dei sedili eiettabili.

Ecco perché, assicurano, che la Sicamb vuole diversificare nella produzione e recuperare i volumi e la vendita storicamente sviluppati nel settore dei sedili eiettabili e degli equipaggiamenti di sicurezza e salvataggio, riducendo i tempi di incasso dei crediti che ha verso i clienti e non escludendo il ricorso all’intervento di investitori nazionali o internazionali (molti tra i lavoratori si augurano la Martin Baker che è già stata partecipe) chiamati a intervenire nel progetto industriale o anche solo finanziariamente.

Sicamb M5SDa ultimo, Unindustria precisa i criteri di individuazione dei lavoratori da sospendere in Cassa Integrazione Straordinaria, scelti secondo “esigenze tecnico/organizzative aziendali, legate a carichi di lavoro, tipologie di prodotto, tecnologie ed impiego di macchinari e strumentazioni per la realizzazione dei prodotti di cui agli ordini in portafoglio“.

È imminente per questa scelta che sicuramente genera malumori e sconcerto nei lavoratori – il sentimento generale è che Sicamb sta facendo pagare scelte gestionali di produzione sbagliate e che sia ormai un’azienda ritenuta strutturalmente decaduta dove i dipendenti si trovano a lavorare in condizioni difficili (a 3 gradi nei capannoni) – un incontro che la stessa società della famiglia Klinger chiede alla Regione Lazio.

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