Lungomare di Latina. Nel pomeriggio del 30 aprile è stato ritrovato il corpo di un uomo riverso sulla sabbia ormai esanime
Sono ancora in corso gli accertamenti per chiarire le dinamiche del fatto, ma la causa della morte di quest’uomo, 45 anni, residente a Borgo Sabotino, è da riferirsi a un colpo d’arma da fuoco con il quale si è suicidato sulla spiaggia. Sul posto si sono recati i Carabinieri di Borgo Sabotino e quelli della Compagnia di Latina.
Successivamente i Militari dell’Arma sono stati raggiunti anche da un’ambulanza e da un’auto medica, che sono rientrate senza poter soccorrere l’uomo perché, al loro arrivo, il personale sanitario non ha potuto far altro che dichiararne il decesso.
Dalle prime informazioni, l’uomo, con il volto sfigurato e coperto dal sangue, ha messo fine alla propria vita con un colpo d’arma da fuoco alla bocca e le conseguenze di questo gesto hanno reso raccapricciante la scena del suicidio. Sul posto sono rimasti i carabinieri in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria. L’auto dell’uomo, di professione operaio, si trovava proprio all’altezza del punto in cui ha deciso di farla finita.
I Carabinieri hanno da subito avviato gli approfondimenti per risalire alla provenienza dell’arma (sicuramente non regolare) – che si trovava ancora in mano al 45enne quando è stato trovato sulla spiaggia – con la quale l’uomo ha deciso di farla finita. Sulla sabbia è stato trovato un unico bossolo, calibro 7,62. L’arma non era tra le più moderne, anzi piuttosto datata.
Sulle cause del gesto, anche i famigliari non hanno saputo dare una spiegazione. Un suicidio disperato, probabilmente, dovuto a ragioni personali per un uomo che non era noto alle forze dell’ordine.