La Regione Lazio – attraverso la Direzione regionale Istruzione, Formazione e Politiche per l’Occupazione congiuntamente con Direzione regionale Inclusione Sociale – è Capofila del progetto relativo che è sostenuto da finanziamenti europei, a valere sul Fondo Sociale Europeo – PON Inclusione.
Il progetto è finalizzato alla realizzazione e alla gestione di specifici interventi mirati all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
“Con il progetto SOLEIL – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca -, la Regione rafforza il proprio impegno contro lo sfruttamento lavorativo. Migliaia di migranti, donne, minori e famiglie vulnerabili troveranno finalmente ascolto, diritti, protezione. Perché nessuno dev’essere invisibile. Nessuno dev’essere sacrificabile. Dopo la tragedia di Satnam Singh, abbandonato a morire nelle campagne di Latina, la Regione ha scelto da che parte stare: quella della dignità umana. E ci siamo costituiti parte civile. Non è un gesto simbolico – spiega -. È un impegno concreto. Tra le misure previste dal progetto, oltre 100 tecnici della prevenzione saranno assunti nelle ASL per garantire sicurezza e rispetto nei luoghi di lavoro. Questo è uno dei valori fondanti della nostra Repubblica: il lavoro libero e dignitoso. E il Lazio è orgogliosamente in prima linea per difenderlo”.
Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca, al Merito e Urbanistica, Giuseppe Schiboni, spiegando che: “Il lavoro irregolare non si presenta come una forma di economia parallela, ma si sviluppa all’interno del mercato sfruttandone i meccanismi, i canali e le regole di funzionamento e, soprattutto, si evolve e si modifica con il mercato del lavoro stesso. La prevenzione, la lotta allo sfruttamento lavorativo e al caporalato, l’incentivazione delle misure di tutela e di sicurezza per i lavoratori, sono battaglie di civiltà che devono vederci, a tutti i livelli, e in tutti i settori, uniti se vogliamo sconfiggere quello che è un cancro che sta divorando dall’interno il nostro sistema. Con questo obiettivo – ha aggiunto -, questa mattina ho preso parte al confronto organizzato nell’ambito del progetto “Soleil”, un progetto interregionale, di cui la regione Lazio è capofila, che ha preso l’avvio il primo ottobre 2024, con cui si stima di intercettare e prendere in carico, per il Lazio, 1.000 cittadini di paesi terzi di cui 200 donne e 800 uomini, che beneficeranno a vario titolo delle attività progettuali. Il nostro obiettivo è porre al centro delle azioni messe in atto la persona, perché solo in questo modo scardineremo dall’interno, questo sistema di sfruttamento”.
Anche, Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, ha voluto sottolineare come: “La Regione Lazio, capofila del progetto SOLEIL, si conferma in prima linea nella lotta allo sfruttamento lavorativo. Una iniziativa che mette al centro la dignità dei lavoratori e la sicurezza nei luoghi di lavoro: segnalo con grande soddisfazione, come ha già fatto il presidente Rocca, che ringrazio per quanto sta facendo sul tema, la prossima assunzione nelle ASL di oltre 100 tecnici della prevenzione. Il pensiero, naturalmente, va alla tragica morte di Satnam Singh, per la quale ci siamo costituiti parte civile. La lotta al caporalato e la sua sconfitta, lo stop al lavoro nero, la tutela del diritto al lavoro e della dignità di tutti sono al primo posto nell’agenda della nostra amministrazione regionale”.