Il prossimo sabato 27 settembre, a partire dalle ore 10.15, l’Auditorium San Michele Arcangelo di Sezze ospiterà la giornata di studi dal titolo “La colonia di Setia. Ricerche nel Lazio repubblicano”.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Sezze in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Latina e Frosinone e la Sapienza Università di Roma, rappresenta un’importante occasione di approfondimento e confronto scientifico sul passato della colonia latina di Setia e sul suo ruolo all’interno del più ampio quadro del Lazio repubblicano.
Dopo i saluti istituzionali di Lidano Lucidi, sindaco di Sezze, e di Alessandro Betori, soprintendente SABAP per le province di Latina e Frosinone, si alterneranno interventi di studiosi e ricercatori che presenteranno i risultati delle più recenti indagini condotte sul territorio: Gianluca Melandri del SABAP Latina e Frosinone, Alessandro M. Jaia della Sapienza; Francesco M. Cifarelli dell’Università degli Studi dell’Aquila e Laura Ebanista (Sapienza Università di Roma) , che presenterà il suo lavoro Setia, ricerche di topografia urbana.
A seguire, è prevista una sessione poster, ovvero la presentazione di progetti, ricerche e idee a cura degli studenti della Sapienza Università di Roma coinvolti nella campagna di ricognizione 2025. La giornata si concluderà alle ore 12.30 con un aperitivo di saluto.
“Grazie a un accordo tra Comune di Sezze, Soprintendenza e Università La Sapienza si stanno conducendo da qualche anno delle ricerche approfondite sulla nostra città; sono tanti gli universitari che vengono a studiare la nostra terra. Sono estremamente soddisfatto per il lavoro portato avanti con grande passione dalla Professoressa Laura Ebanista e dal suo team, lavoro che sta permettendo a tutti noi di riscoprire le radici più autentiche della nostra comunità”, ha commentato il sindaco Lidano Lucidi. “Gli studi condotti da alcuni dei più autorevoli esperti del settore – continua il primo cittadino – stanno facendo emergere una storia complessa, ricca e ancora per molti versi da riscoprire. Si tratta di un approfondimento importante affrontato con attenzione e sistematicità, e che oggi ci restituisce un quadro più ampio e completo sulle origini della nostra Sezze.
Quello che celebriamo oggi non è un punto di arrivo, ma piuttosto un primo passo nella direzione della riscoperta e della valorizzazione di un patrimonio storico e archeologico immenso, che appartiene a Sezze e che dobbiamo sentire come una responsabilità condivisa. È un cammino che rafforza la nostra identità e ci impegna a custodirla e trasmetterla alle generazioni future”.