SEZZE, SPL AL PALO: CUMULI DI RIFIUTI E DIFFICOLTÀ FINANZIARIE

Sul gruppo Facebook Basta bruciare plastica a Sezze. Denunciamo sono apparse nuove foto, alcune presenti nell’articolo, che illustrano il panorama desolante di cumuli di rifiuti sparsi per la pianura setina. La cultura ecologica dei residenti non sembrerebbe di “tipo scandinavo”, ma accanto alle inadempienze dei sezzesi molte sembrerebbero le inefficienze nel servizio di raccolta dei rifiuti da parte dell’azienda a capitale interamente municipale (Servizi Pubblici Locali spa).

L’INTERROGAZIONE DELL’OPPOSIZIONE

Il 26 settembre 2019 il revisore unico dell’Società Pubblici Servizi di Sezze Mauro Rezzini, nella chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2018, ha presentato la sua relazione all’Assemblea degli azionisti secondo quanto previsto dall’art. 2409-bis del Codice civile. Sulla scorta del report e allo scopo di approfondire le ragioni che rendono difficoltoso da anni il processo di riconciliazione dei crediti e debiti tra SPL e Comune il gruppo di minoranza consiliare Biancoleone ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione per il prossimo “question time”. Cosa evidenzia però il documento del revisore?

Basta bruciare plastica a Sezze. Via Veneto

MANCATA RICONCILIAZIONE TRA COMUNE E SPL

In primo luogo non si è perfezionata entro i termini di legge l’attività di riconciliazione dei crediti e dei debiti al 31 dicembre 2018 tra la società partecipata Spl e il Comune di Sezze, prevista dall’art. 11, comma 6, lettera j), del Decreto legislativo n. 118/2011. Nel 2018, da un punto di vista economico, la società ha proseguito la propria attività lungo la linea di una ristrutturazione avviata negli anni precedenti anche se ci sono segnalazioni da fare come il maggior ricorso alla somministrazione esterna di lavoratori subordinati. Voce di bilancio, questa, che ha fatto di nuovo crescere la spesa totale del personale in termini assoluti rispetto al 2017. Relativamente alla questione degli interinali bisognerebbe integrare il resoconto del dott. Rezzini ricordando che è in corso proprio in questo periodo il processo di stabilizzazione contrattuale di una ventina di dipendenti dell’Azienda.  

MANCANZA DI LIQUIDITÀ

Sempre nella relazione si riporta che dal lato finanziario si riconferma e permane la sofferenza di liquidità derivante dal mancato e/o tardivo pagamento da parte del Comune unico committente della Società. Se a questa fattispecie sommiamo lo stallo e le tempistiche lentissime per la riscossione dei tributi Tarsu, in pancia alla società partecipata, il quadro che si presenta è ancora più grave in termini di interessi passivi bancari (verso i fornitori) e spese legali, le quali sono passate dai € 10.487 del 2016 ai successivi € 38.448 del 2017 fino ai € 51.287 del 2018.

Immondenzaio in Via Sandalara (foto apparsa il 24 aprile 2019 su Basta bruciare la plastica a Sezze. Denunciamo)

INTERESSI PASSIVI ED ESPOSIZIONE BANCARIA

Gli interessi passivi sommati alle commissioni bancarie sono passati dagli 85.370 euro del 2016 ai 47.353 del 2017 fino ai 95.867 euro del 2018. Si constata l’ulteriore aumento del fabbisogno finanziario per i versamenti dell’IVA e, di conseguenza, l’aumentato affanno dell’Amministrazione Societaria a rispettare tempestivamente gli impegni dei correlati versamenti periodici IVA.

Basta bruciare plastica a Sezze. Denunciamo. Via Veneto

IMPOSSIBILITÀ DI INVESTIRE

Aggiunge il revisore che la Società presenta una costante sofferenza finanziaria la quale rende difficoltoso non solo il rispetto degli impegni impositivi e delle spese correnti, ma anche la possibilità di poter programmare investimenti futuri a lungo termine che siano profittevoli ed al minor costo possibile. Il perdurare dei mancati incassi correlati ai fabbisogni aziendali della SPL Sezze S.p.A. potrebbero portare la stessa ad un ulteriore peggioramento della situazione finanziaria tale da intaccare gli equilibri economici futuri.

GLI ACCERTAMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Con riferimento all’avviso di accertamento dall’Agenzia delle Entrate n. TKF031501517/2015, riferito all’anno d’imposta 2011, l’SPL ha provveduto al pagamento delle imposte delle sanzioni e degli interessi avendo aderito alla definizione delle liti pendenti secondo D.L. 50/2017. Con determina n. 246 del 26 maggio 2017, il Comune di Sezze si era impegnato a rimborsare tali importi alla società partecipata, ma a tutt’oggi permane il relativo credito verso l’Ente Socio Unico.

Basta bruciare plastica a Sezze. Denunciamo. Area nei pressi della SS Monti Lepini 156

CONTENZIOSO CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE

Per l’anno d’imposta 2012, l’Agenzia delle Entrate, tramite avviso n.TKF031501589/2017, ha accertato a carico della società una maggiore imposta IVA per € 244.418,50. Quest’ultima è stata ripartita per le attività svolte dalla società come esposto di seguito:

  • attività TARSU € 237.044, attività ICI € 695,81;
  • attività ICP/TOSAP € 6.678,57.

A fronte dell’avviso, l’ente socio (il Comune) non ha manifestato un impegno formale ma si è limitato corrispondere una nota informativa nella quale prende atto dell’accertato impegnandosi per la relativa copertura finanziaria. Per tale avviso è stato presentato ricorso il quale, in 1° grado, ha prodotto esito favorevole per l’Spl. Successivamente al 1° grado, l’Agenzia delle Entrate è ricorsa in appello: il procedimento è ancora pendente.

IL RECUPERO DEI CREDITI DERIVANTI DALLA TASSA SUI RIFIUTI

Per l’anno d’imposta 2018, l’attività di crediti TARSU non ha prodotto i risultati attesi. Le variazioni intervenute nell’anno 2018 rispetto all’anno precedente sono poco significative:

CREDITI INCAGLIATI

A decorrere dall’anno esercizio 2013 la riscossione del tributo sui rifiuti è stata ricondotta in capo al Comune di Sezze. Anche se ciò ha comportato per la Società il venir meno del rischio legato al mancato incasso del tributo, permangono però nel bilancio societario le morosità pregresse dal 2006 al 2012. Per questo intervallo di tempo, al 31/12/2018 risultano crediti TARSU pari ad euro 2.745.025,20. La variazione di 107.140,99 euro rappresenta solo il 3,89% del pregresso al 31/12/2017 e considerando che i maggiori incassi avuti riguarderebbero l’annualità 2012 e che le morosità dal 2006 al 2011 sono pressoché rimaste invariate, tali dati impongono una riflessione sull’esigibilità dei crediti inscritti al bilancio.

È evidente la difficoltà di considerare i crediti TARSU ex ante 2011 come liquidità immediate e disponibili per il fabbisogno finanziario societario.

Basta bruciare plastica a Sezze. Area nei dintorni della SS 156 Monti Lepini

NECESSITÀ DI INGIUNZIONI VERSO I MOROSI

Tutto ciò conferma la continua necessità di una azione ingiuntiva dei crediti TARSU nei confronti degli utenti morosi che deve essere maggiormente incisiva in quanto ciò permetterebbe di recuperare risorse finanziarie per il ripianamento dei debiti societari.

La grave situazione finanziaria è data anche, se non soprattutto, dai crediti incagliati. Il revisore raccomanda inoltre all’Amministratore unico, l’avv. Gian Battista Rosella, la oggettiva necessità di revisionare i crediti per la morosità TARSU inscritti al bilancio e non alla luce del Decreto Legge 23 ottobre 2018 n.119, ma sulla congrua esigibilità dei crediti inscritti nel patrimonio societario. 

RISTRUTTURAZIONE INSUFFICIENTE

Il processo di ristrutturazione avviato dall’amministratore unico è riuscito a garantire un equilibrio economico migliore rispetto agli anni precedenti, ma le criticità finanziarie perdurano. Il mancato o tardivo incasso di alcune fatture dell’unico committente della società SPL Sezze S.p.a non possono non essere prese in considerazione perché potrebbero minare la continuità aziendale.

Basta bruciare plastica a Sezze. Denunciamo

RACCOMANDAZIONI DEL REVISORE

Allo stato della situazione attuale ai fini dell’ approvazione del bilancio 2018 e per garantire la continuità aziendale della società il revisore ritiene sia necessario:

  1. concludere e definire l’attività di conciliazione dei crediti e dei debiti al 31/12/2018 tra l’SPL e il Comune di Sezze di cui all’art. 11, comma 6, lettera j);
  2. avviare concretamente un programma economico-finanziario da parte dell’Ente socio che verta su chiare e congrue contrattualizzazioni dei servizi svolti dalla partecipata e su puntuali pagamenti delle fatture emesse;
  3. una più incisiva politica ingiuntiva dei crediti TARSU 2006/2012.

Salvi i tre presupposti il revisore ritiene si possa approvare il bilancio 2018.

IL PORTA A PORTA TOTALITARIO DI SIDDERA

Durante il Consiglio comunale dello scorso 4 ottobre, l’Assessore all’ambiente Giancarlo Siddera ha illustrato il programma di Giunta consistente nell’ampliamento del modello del porta a porta anche alle abitazioni sparse della campagna (c.d. porta a porta “spinto”). Modello che ben si armonizza con quello di stabilizzazione della ventina di precari.

NON SOLO PORTA A PORTA

Questo modello verrà integrato con la realizzazione di un numero variabile (da 3 a 5) di compostiere di comunità per l’umido, oltre alla possibilità per qualsiasi cittadino di installare nel proprio terreno di proprietà compostiere domestiche con conseguenti sgravi nella tariffa. Come è noto le compostiere permettono l’autoproduzione e vendita a livello comunale di compost (ammendante) per uso agricolo o florovivaistico.

UN MODELLO PIENO DI LIMITI

Se si esclude l’importante novità delle compostiere, il programma dell’Amministrazione difficilmente porterà in tempi celeri Sezze a raggiungere la soglia del 65% di raccolta differenziata.

La rinuncia a priori alla realizzazione di nuove isole ecologiche, al di là del centro raccolta di Via Valle Pazza, pregiudica l’utilizzo di uno strumento in più a disposizione dell’Azienda. Gli ultimi dati pubblicati dalla Provincia dicono che al 31 dicembre 2017 il maggior centro dei Lepini era al 23,35%: davanti a Sezze il 95% dei comuni della Provincia.

Basta bruciare plastica a Sezze. Denunciamo. Via Veneto

 

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