Il Consiglio approva il DUP e il bilancio previsionale in vista del piano di riequilibrio, ma sono le dichiarazioni dell'assessore al bilancio a porre numerosi interrogativi sul futuro della municipalizzata

SEZZE, REZZINI CREDE DAVVERO NELL’SPL?

Mauro Rezzini, assessore al bilancio del Comune di Sezze

Ieri il Sindaco Lidano Lucidi era collegato in streaming ancora convalescente dopo il malore dello scorso primo settembre. Per il resto Giunta al completo e maggioranza con un solo assente, la consigliera Federica Lama. Minoranza con tutti presenti anche se al momento del voto Serafino Di Palma, Alessandro Ferrazzoli e Dorin Adrian Briciu sono usciti dall’aula. Con 10 voti favorevoli e 3 contrari (Sergio Di Raimo, Armando Uscimenti e Orlando Quattrini) sono stati approvati sia il Documento Unico delle linee Programmatiche che il bilancio previsionale 2022-2024. Una convocazione fondamentale per la vita dell’Ente nel prossimo triennio nonché per l’individuazione di quelle uscite ed entrate che andranno a costituire il quadro di riferimento per l’elaborazione del Piano di riequilibrio finanziario. Una procedura quella del predissesto a cui Sezze aveva già aderito il 16 agosto, ma che avrà termine a novembre quando il Comune dovrà sia quantificare a Ministero dell’Interno e a Corte dei Conti tutta quella massa passiva che grava sull’Ente, che delineare tutti quegli interventi attraverso cui intende per i prossimi 15 anni assolvere ai propri debiti continuando ad erogare i servizi essenziali.

SPL IN PERDITA COSTANTE D’ESERCIZIO

Che gli 8,5 milioni di euro di debito siano destinati a crescere in fase di accertamento lo avevano preannunciato già il primo cittadino che l’assessore al bilancio Mauro Rezzini nel corso della passata seduta. La questione su cui tuttavia l’ex revisore unico dell’Spl non ha fatto sufficiente chiarezza è se la sopravvivenza dell’Ente passi attraverso l’eliminazione dell’Azienda, un suo eventuale dimagrimento o addirittura un suo definitivo rilancio. Il 16 agosto Rezzini si domandava di quale morte dovesse morire la Società Pubblici servizi Locale, ieri sotto la pressione del consigliere di opposizione Di Palma ha corretto il tiro parlando di necessità di azioni volte a rilanciare la controllata. Eppure lo stesso Rezzini pochi minuti prima aveva evidenziato come negli ultimi 3 anni l’azienda avesse registrato una media di perdita di esercizio di mezzo milione annuo. Le stesse previsioni per la fine del 2022 non appaiono delle più rosee.

La minoranza in Consiglio

CURA DIMAGRANTE O RILANCIO PER L’SPL?

Lucidi nel suo intervento ha sottolineato come la progressiva estensione di funzioni dell’Spl l’abbia mandata in sofferenza crescente. Di Raimo ha invece puntato il dito sulla storica difficoltà di riscossione dei tributi sui rifiuti da parte dell’Spl fino al 2012, da parte del Comune dal 2012 fino ad oggi. Una spirale da cui non si esce: se la raccolta dei rifiuti costa 4 milioni ogni anno, la Tari produce un gettito di soli 3 milioni. Una continua emorragia di denaro che Sezze non può più permettersi.

RIEQUILIBRIO E POLITICA

Il carattere politico della decisione da parte dell’Amministrazione è stato rivendicato e rimarcato dal capogruppo di Identità Setina Daniele Piccinella. Il consigliere di maggioranza ha inoltre ricordato come le proposte contenute nel programma elettorale, quello stesso programma che ha portato la coalizione costituitasi attorno a Lucidi a vincere lo scorso ottobre, abbiano trovato chiaro inserimento in una parte del DUP (Documento unico di programmazione). Parole animate da speranza quelle di Piccinella in un Consiglio caratterizzato da una prevalente calma apparente. Sotto una coltre di quiete si nasconde ciononostante una Sezze fragilissima, in debito di ossigeno e fortemente provata da milioni di debiti e dall’assenza di una spinta ideale.

Il consigliere di maggioranza Daniele Giancarlo Piccinella
Articolo precedente

DROGA E ARMI DENTRO CASA: CONDANNATO 59ENNE DI LATINA

Articolo successivo

COVID: 113 I NUOVI CASI NELLA PROVINCIA DI LATINA

Ultime da Politica