SEZZE: QUEI GRAVI RITARDI NELLA DISTRIBUZIONE DELLE MASCHERINE REGIONALI

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Mascherine e distribuzione in provincia di Latina: il giallo dei Dpi nel Comune di Sezze, nessuno ne sa niente

Nel mese di marzo di quest’anno, in piena terza ondata covid-19, la Regione Lazio ha la possibilità di fornire mascherine chirurgiche a tre strati a tutte quelle fasce della popolazione meno abbiente. Cinghia di trasmissione nella distribuzione è la Protezione civile e in Provincia di Latina il ruolo di capofila viene esercitato dall’associazione Alfa Aprilia che si reca a Roma con adeguati mezzi di trasporto per raccogliere centinaia di migliaia di DPI da consegnare, a sua volta, ai volontari di tutti i Comuni pontini.

A Terracina il 30 marzo ne arrivano 65mila e il sindaco Roberta Tintari se ne farà vanto dichiarando: “Dopo i tamponi direttamente nelle scuole, prosegue l’impegno dell’amministrazione comunale per la prevenzione del contagio da covid, dotando le comunità e i cittadini con minori possibilità di uno strumento ad oggi imprescindibile quale è la mascherina . Ringrazio i volontari della Protezione Civile che anche in questa emergenza, stanno dando un grande contributo per sostenere la nostra città“.

A Sezze ne arrivano 39mila il 23 marzo, come risulta da un documento di avvenuta consegna firmato da una volontaria di Alfa Aprilia, e sembrerebbe che i dispositivi di protezione individuale vengano inizialmente stoccati in un deposito a disposizione della Protezione civile in Via della Gattuccia .

SEZZE
Comune di Sezze

Sono giorni infausti e dolorosi per la comunità setina. All’alba del 18 marzo l’inchiesta “Omnia 2” porta agli arresti dell’ex guardiano del cimitero e di un ex dipendente dell’ufficio tecnico, oltre a più di una decina di avvisi di garanzia fatti recapitare ai rispettivi indagati (tra questi il vicesindaco Antonio Di Prospero). Il 23 marzo il sindaco Sergio Di Raimo rassegna le dimissioni invitando tutti i membri dell’assise cittadina a fare altrettanto.

Il 26 marzo i giornali annunciano il nome del commissario prefettizio, Raffaele Giorgio Bonanno, che si insedierà appena tre giorni dopo. La fase di transizione nel governo di un Comune di 23mila abitanti è sempre delicata da gestire, soprattutto se inquadrata nel contesto di una vasta inchiesta giudiziaria che mina la stabilità dell’Ente e i cui sviluppi ed esiti sono ancora tutti da definire. A coordinare uffici e personale amministrativo, oltre che a dover sovrintendere all’ordinaria amministrazione, c’è comunque la dottoressa Clorinda Storelli in qualità di segretario comunale.

Tutta da verificare è la circostanza secondo la quale le mascherine vegano successivamente trasferite in un deposito in Via Piagge Marine, ma è certo che una quota che si aggira tra le 8mila e le 10mila venga donata ai plessi scolastici setini per tutelare la salute di studenti, corpo insegnanti e personale non docente.

Le 39mila mascherine, al netto della quota distribuita tra le scuole, tardano ad esser indirizzate tra le fasce meno fortunate della comunità e allora il 12 aprile i consiglieri uscenti di minoranza Paride Martella e Serafino Di Palma inviano una PEC chiedendo conto al Commissario Bonanno dei DPI non ancora consegnati. Addirittura i due esponenti del Biancoleone allegano un file relativo alle linee guida che la Regione Emilia Romagna ha indirizzato ai propri comuni in materia di gestione di mascherine facciali da fornire ai cittadini.

Serafino Di Palma, consigliere comunale a Sezze dal 1998 al 2021.

Da quel 12 aprile nulla è dato sapere di quelle mascherine, probabilmente lasciate a marcire in qualche magazzino. Dovrebbero a questo punto commissario prefettizio e segretario comunale venire a capo della questione e rispondere agli interessi della comunità in tempi rapidi. Dal Comune al momento non è giunta alcuna spiegazione convincente.

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