SEZZE: L’EX CONSIGLIERE PD BERNASCONI PASSA A ITALIA VIVA

Il consigliere Giovanni Bernasconi con il segretario del PD e Presidente della Regione Nicola Zingaretti.

Giovanni Bernasconi, ormai ex consigliere di maggioranza del PD a Sezze, è passato ufficialmente a Italia Viva. Lo ha reso noto lui stesso tramite un comunicato.

Le ragioni profonde della scelta del consigliere setino, uno degli iscritti PD della prima ora, vanno ricercate nella proposta di Bernasconi, rigettata dal sindaco Di Raimo nel corso crisi della scorsa primavera di rimodulazione della giunta setina in chiave politica. 

Sergio Di Raimo (PD), sindaco di Sezze dal 2017

Infatti il neoconsigliere di Italia Viva aveva richiesto la destituzione del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Prospero e l’inserimento al suo posto di Bernasconi stesso. Inoltre, nella proposta, era stato richiesto Armando Uscimenti, capogruppo del PD, come assessore alle politiche sociali, ma il sindaco Di Raimo ha preferito Campoli, ex sindaco di Sezze.

Lo stesso Bernasconi aveva proposto l’inserimento di Mauro Calvano di Sezze Futura nel massimo organo collegiale, ma anche questa proposta fu cassata dal sindaco, cosi come la proposta di inserire in giunta Francesca Barbati.

La consigliera di maggioranza, eletta nella lista per Sergio Di Raimo sindaco, Francesca Barbati.

Subito dopo Bernasconi ha deciso di abbandonare la maggioranza per passare l’opposizione, annunciando la sua scelta con un intervento durante il consiglio comunale del 23 luglio scorso.

IL COMUNICATO DI BERNASCONI

Come detto in precedenza, Bernasconi ha redatto un comunicato nel quale spiega le ragioni della sua scelta che vi riportiamo integralmente.

“Ho scelto di aderire a Italia Viva perché ritengo che il mio percorso politico possa continuare solo in una sicura area progressista, riformista ed europeista.

Un’area che il PD locale non assicura, come dimostrano le “disinvolte giravolte” nelle alleanze amministrative. In Provincia si sceglie Forza Italia e FDI anziché le liste civiche, a Sezze si rafforzano i sostenitori della Lega, a Latina si convoca un congresso straordinario per impedire l’alleanza con altre forze progressiste.

E così Comune per Comune serpeggiando secondo il ‘peso’ delle tessere e delle ‘preferenze’. E’ un PD locale che non appare riformabile neppure dalla ventilata riforma annunciata da Zingaretti.

Avverto invece la necessità di guardare al futuro con fiducia nelle proprie idee abbandonando l’esasperante tattica e la paura dell’altro, con la speranza che la politica possa veramente cambiare le cose risolvendo i problemi dei cittadini e migliorando la qualità della loro vita, tracciando dei percorsi di sviluppo economico e sociale.

Da tempo il nostro territorio sente l’esigenza di una politica che vada oltre le consuetudini dei partiti che fino ad oggi hanno governato o si sono contrapposti, che parli un linguaggio diverso e incarni un nuovo percorso riformista frutto di una capacità di ascolto.

La provincia di Latina ha bisogno senza dubbio di uscire dai “toni paludati” che spesso caratterizzano il dibattito politico e che sono parte integrante dei problemi anche interni ai partiti. Il tira e molla, lo scontro interno tra le varie correnti, non è più compreso viste le emergenze di questo territorio.

La mia stessa scelta di intraprendere un percorso indipendente in questi ultimi mesi è stata animata da questo pensiero, che a seguito di una riflessione e un confronto con tanti amici e sostenitori è poi sfociata nella decisione di aderire ad Italia Viva.

L’obiettivo è quello di dare un contributo alla costruzione di questo nuovo soggetto politico che sappia offrire un’alternativa politico-amministrativa, in netta contrapposizione al nazionalismo e al sovranismo e al clima di odio verso i diritti delle minoranze”.

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