SEZZE, LA DUE GIORNI DI ARTE DIFFUSA NEL CENTRO STORICO

Sabato 20 e domenica 21, dalle 11 alle 21,  si svolgerà “N’Drui – Arte diffusa nel territorio”, in pratica: pittura, performance, fotografia, danza, poesia, letture e video si intrecceranno nelle strade del centro storico.

Protagonisti 40 artisti locali, che hanno risposto con entusiasmo all’invito del gruppo di ideatori, anche loro artisti. portando non solo le proprie opere ma anche loro idee e il loro contributo all’iniziativa. Le loro creazioni troveranno “casa” in diversi “Spazi d’Arte” distribuiti nella città: cortili, negozi e locali di vario genere, messi a disposizione dai proprietari con generosità e spirito di collaborazione, rendendo così possibile un progetto corale e condiviso. 

“È un percorso – precisano gli ideatori – con interventi artistici che non mirano a illustrare o narrare, ma a interrompere, a interrogare e interrogarsi,  che ci ricordano che l’arte è anche una macchina per pensare il mondo e per provare a cambiarlo, ammesso che ci sia ancora tempo.  Interventi temporanei nella realtà del luogo, senza operazioni di chirurgia estetica, senza ripuliture e abbellimenti dei luoghi, senza creazioni di isole pedonali fittizie, non una cartolina turistica da mostrare a turisti inesistenti ma essere nello stesso tempo fruitori e cittadini ‘n’drui’ nel proprio paese”. Sostenuto da Seti@ – Rete di Imprese, l’evento, continuano gli ideatori, “è pensato per essere un dono alla città: l’ingresso è libero e gratuito, cosicché chiunque possa lasciarsi sorprendere dalla forza dell’arte e dal talento della comunità. Non sarà soltanto una mostra diffusa, ma un invito a vivere Sezze in modo nuovo, percorrendo e scoprendo piazze e vicoli nascosti. Un’esperienza unica, che renderà la città un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto”. 

“N’drui”, in dialetto setino straniero, intruso. “Insomma – specificano gli ideatori – è lo sconosciuto, l’incognito, un qualcosa di esterno dalla propria confort zone, qualcosa che può turbare, che allo stesso tempo ci attrae, ci incuriosisce, ci tiene in tensione. Ecco, forse questo ci aiuta a capire meglio lo spirito di ‘N’drui’:   un  tentativo, il preambolo di quello che ognuno è disposto a cedere e mettere in comune con altre persone e realtà diverse (al di fuori della propria tana), e poter diventare spazio di convivenze artistiche, confronto tra sensibilità diverse, laboratorio creativo. per raggiungere obiettivi futuri”.

È organizzato per creare corrispondenze tra individui, rete di comunità sia tra i partecipanti che tra il pubblico; vuole essere un momento di socialità, di ri/scoperta e di valorizzazione del proprio luogo, ribaltando l’utilizzo usuale degli spazi comuni (piazze e vie) e privati (locali vuoti e cortili) per diventare ambienti per esposizioni artistiche e performance”. Questo l’invito degli ideatori: “Volgiamo lo sguardo alla gentilezza, all’empatia, all’immaginazione per rendere l’invisibile un luogo capace di creare meraviglia, desiderio, impegno e creare un benessere”.

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