Maltempo a Sezze, il nubifragio setino del giugno scorso costa caro all’ente comunale: approvato il debito fuori bilancio
“Quella di domenica pomeriggio, 11 giugno, fu una situazione estrema – spiegava una nota dell’amministrazione setina – alla quale la città ha risposto con la solita compostezza, mettendosi subito al lavoro per far rientrare diverse situazioni emergenziali che in brevissimo tempo siamo stati chiamati ad affrontare”.
Un fiume di detriti e fango scese giù a Sezze, soprattutto in località Casali, dopo il violento temporale scoppiato nel primo pomeriggio dell’11 giugno, sui Monti Lepini. L’acqua, da Ponte della Valle e ponte della Valle dei Casali, si incanalò nel torrente del Fosso Brivolco che, ingrossandosi, scese giù impetuosamente, frammista di impurità. L’acqua e una frana travolsero la strada, costringendo alcune famiglie a rimanere chiuse in casa. La causa, come nel disastro di settembre 2022 a Formia, gli interventi dell’uomo, il mancato rimboschimento a ogni incendio boschivo in ogni estate calda macchiata dalle azioni dei piromani e personaggi “zelanti”, la cementificazione, i canali di scolo lasciati nel degrado e nella sporcizia, i tombinamenti selvaggi.
Il 13 giugno, il Sindaco Lidano Lucidi emise una ordinanza che dava incarico, tramite somma urgenza, a quattro ditte private per eliminare i pericoli in cui avrebero potuto incorrere i cittadini. Nello specifico, furono incaricate “ditte private dotate di mezzi idonei al fine di intervenire nelle zone maggiormente interessate da eventi pregiudizievoli persone, strade ed abitazioni”.
Nel frattempo, al netto delle polemiche in Regione Lazio, con Tripodi (Lega) che bacchetta La Penna (PD) il quale chiede conto dello stato di calamità non ancora finalizzato dall’ente regionale, quei danni presentano il conto al Comune di Sezze e costringono la Giunta municipale a riconoscere un debito fuori bilancio da circa 100mila euro da portare e far approvare in consiglio comunale. Per l’esattezza, Sezze sarà chiamata a pagare 99.296 euro.
