SEZZE, ARTICOLO 1: “NOSTRA BATTAGLI FUORI DAL CONSIGLIO COMUNALE”

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Elezioni Sezze, “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista Sezze”: “Saremo fuori dalle aule consiliari”

“In questi mesi come Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista abbiamo realizzato quanto espresso nei nostri comunicati, ovverosia cercare una sintesi con le altre forze politiche che si dichiaravano a noi affini, con il fine di creare una coalizione che potesse essere sufficientemente forte per combattere la politica individualista che ha governato il paese negli ultimi anni.

A questo appello sono seguiti incontri con le forze politiche sia partitiche che civiche, tuttavia si è riscontrato che seppure le prime dichiarazioni sembravano dimostrare che fosse presente la volontà di creare un fronte unito poiché la voglia di cambiare era molta, purtroppo nessuna delle altre componenti sì è dimostrata realmente disposta a partecipare ad una coalizione.

Intendiamo quindi esporre pubblicamente, quali fossero le semplici condizioni che chiedevamo nei nostri tavoli, affinché ci fossero le possibilità di creare un dialogo prolifico:

– una totale rottura con la precedente amministrazione e con tutti quei sog getti che hanno la responsabilità politica dell’attuale situazione del paese;

– la capacità dei singoli leader dei gruppi politici di saper mettere da parte i propri individualismi per la candidatura di una figura che sappia rappresentare una sintesi dell’intera coalizione e non solo di una parte. Tale obiettivo poteva essere raggiunto sia tramite un accordo tra le parti, sia tramite le primarie;

– Non avere nessun legame con le destre, poiché l’elemento ideologico, anche se lo si vuole nascondere, sarà sempre presente. Dichiarare che si vuole andare oltre questo tema, equivale ad andare a circuire l’elettorato considerandoli un insieme di soggetti incapaci di intendere le proprie intenzioni.

Sin da subito come Movimento abbiamo dichiarato che quella che si cercava non fosse una candidatura che dovesse presentarsi a prescindere, bensì l’unità.

Mancata questa fondamentale condizione, dichiariamo che la nostra battaglia inizierà al di fuori delle aule consiliari, nelle prossime settimane ci adopereremo per dar vita ad un campo progressista che sappia rompere con la politica che attualmente è presente nel paese; un appello che indirizziamo non solo al Movimento Giovanile della Sinistra, con il quale in questi mesi abbiamo trovato una forte intesa, ma anche a tutte quelle persone e componenti politiche che ritengono che un cambiamento nel nostro paese sia ancora possibile.

A questo progetto intendiamo affiancare un maggiore radicamento nel territorio setino, andando a trovare le migliori potenzialità che il nostro territorio offre, costruendo assieme a loro un progetto sia in grado veramente di cambiare il paese.

Creare discontinuità non vuol dire cercare persone esclusivamente durante il momento elettorale andando ad accentrare la propria figura, bensì crescere insieme, capendo tutti le sfide che si andranno ad affrontare, essere una squadra non vuol dire puntare solo sui titolari, ma preparare chi è meno presente pubblicamente a ricoprire con onore qualsiasi ruolo.

Le elezioni di ottobre non saranno un punto di arrivo, come lo è per tutte le altre forze che si presentano a questa tornata elettorale, bensì l’inizio del cambiamento della politica setina”.

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