Comune di Sermoneta aiuta chi non riesce a pagare l’affitto di casa: ecco il fondo per i “morosi incolpevoli”: “Garantire la dignità delle persone”
Difendere il diritto alla casa evitando che le famiglie restino senza un tetto a causa di difficoltà nel pagamento dell’affitto della propria dimora per cause non dipendenti dalla sua volontà. Si chiama “morosità incolpevole” e il Comune di Sermoneta è riuscito ad accedere a un fondo straordinario della Regione per supportare i nuclei familiari in difficoltà nel pagamento delle rate d’affitto. Sarà un bando “aperto”, senza data di scadenza, a cui i cittadini potranno accedere qualora cambiasse la propria situazione reddituale.
Il Comune, tramite fondi regionali, aiuterà col pagamento dell’affitto coloro che sono stati licenziati, chi ha avuto una consistente riduzione dell’orario di lavoro a causa di accordi aziendali o sindacali, chi è stato messo in cassa integrazione con riduzione del reddito. Ancora: chi non ha avuto il rinnovo del contratto a tempo determinato, chi ha dovuto interrompere l’attività di libero professionista per cause di forza maggiore, oppure chi si ammala gravemente, si infortuna o perde un proprio familiare che contribuiva al reddito. La perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale deve essere successiva alla stipula del contratto di affitto e il proprio Isee non dovrà essere superiore ai 26mila euro.
Nei prossimi giorni sarà pubblicato l’avviso pubblico con i moduli per presentare la domanda di sostegno economico.
“È importante garantire la dignità della persona, per superare una oggettiva difficoltà temporanea – spiegano il sindaco Giuseppina Giovannoli e l’assessore ai servizi sociali Alberto Battisti – La crisi sociale che stiamo vivendo inciderà, nel medio periodo, sulla capacità dei nuclei familiari in maggiore difficoltà economiche di preservare il possesso della propria abitazione. Dopo aver varato gli sconti per il pagamento della tassa sui rifiuti per cittadini e imprese, continua il lavoro dell’Amministrazione Comunale nel supportare le famiglie il cui equilibrio finanziario è stato messo in crisi da eventi non dipendenti dalla propria volontà, tra cui anche la pandemia“.