Torna dal 29 settembre al 2 ottobre 2022 la Secolare Fiera di San Michele, a Sermoneta presso l’area mercato di Monticchio, a ingresso gratuito
Oltre due ettari di area espositiva, tra mostra mercato, prodotti tipici, enogastronomia, aree dedicate al florovivaismo, vini e olii, esposizione di animali, fattoria didattica, trattori d’epoca e tante iniziative parallele che arricchiranno il programma di quanti decideranno di trascorrere qualche ora in quello che è diventato un appuntamento irrinunciabile per i Monti Lepini e più in generale della provincia di Latina.
Non mancheranno gli spettacoli equestri, spettacoli serali tra musica, cover e cabaret, esibizioni sportive, di danza, folklore e un’area ludica per i più piccoli. In collaborazione con il Capol sarà presentato l’olio extravergine di oliva “Itrana” prodotto a Sermoneta, insieme al concorso “L’olio delle colline a Sermoneta”. Tanti gli appuntamenti culturali previsti nell’ambito della rassegna “Libri in Fiera”.
La Manifestazione è organizzata interamente dall’amministrazione comunale di Sermoneta, con il coordinamento degli assessori all’agricoltura Bruno Bianconi e al commercio Mariangela Screti. Come sempre ci sarà un’ampia offerta di aree ristoro dove degustare la tradizionale braciola: la fiera era infatti anticamente il punto di incontro degli allevatori lepini che a fine settembre venivano a Sermoneta ad acquistare o vendere bestiame. La Secolare Fiera, visto il suo prestigio e la sua importanza, ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle Politiche agricole, Regione Lazio, Provincia di Latina, Camera di Commercio, Confcommercio e il contributo del Consiglio Regionale del Lazio.
Il via ufficiale della Fiera è per il 29 settembre con la fattoria didattica dedicata ai bambini delle scuole.
“Tutta l’amministrazione comunale è impegnata nell’organizzazione di questo evento – spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli – dopo due anni di stop a causa della pandemia. La fiera rappresenta non solo una vetrina per le attività produttive locali, provinciali e regionali ma anche una occasione di svago e di incontro, un approfondimento delle tematiche agricole e culturali del territorio ma soprattutto scuote l’economia locale, creando opportunità commerciali coinvolgendo anche l’indotto. Un appuntamento atteso dalla comunità”.