SERMONETA, LA MINORANZA ABBANDONA L’AULA: “OSTRUZIONISMO DI CHI GOVERNA È INSULTO ALLA DEMOCRAZIA”

La protesta di “Sermoneta Cambia” e “Insieme per Sermoneta”: “Ci accusano di voler dettare l’agenda, ma siamo stati eletti per proporre, non per fare da spettatori”

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Sermoneta i gruppi consiliari di minoranza “Sermoneta Cambia” e “Insieme per Sermoneta” hanno abbandonato l’aula in seguito all’intervento del delegato alle politiche giovanili in risposta alla mozione sul progetto “Next – Sermoneta Youth Vibes”, presentata da Sermoneta Cambia come secondo punto all’ordine del giorno. I consiglieri dell’intera opposizione hanno commentato l’accaduto in una nota congiunta:

“Nel documento letto in aula, redatto per iscritto e quindi frutto di riflessione e non certo dettato dall’emotività, si è affermato che le proposte della minoranza vengono interpretate come un tentativo di “dettare l’agenda politica”. Un’affermazione che sarebbe già grave se estemporanea, ma che è stata definita “ripetuta anche in contesti informali”, segno che questa è la linea politica della maggioranza che sancisce formalmente la bocciatura sistematica di ogni proposta da inizio legislatura. Ci chiediamo allora quale ruolo si intende assegnare alla minoranza: dobbiamo forse limitarci ad assistere in silenzio, come comparse? Ci sembra evidente, tra l’altro, un tentativo di frammentare continuamente l’equilibrio politico. È questo il rispetto per chi rappresenta oltre il 50% dei cittadini di Sermoneta? Troviamo questa posizione non solo inaccettabile ma offensiva nei confronti della democrazia rappresentativa. La minoranza è parte dell’istituzione, non un ostacolo da zittire. Le nostre proposte non sono mai ideologiche, ma costruttive. Lo dimostra il fatto che quando riteniamo valide le iniziative della maggioranza, le votiamo. A differenza di chi governa, non ragioniamo per partito preso.

Abbiamo persino chiesto una sospensione per stemperare i toni e riportare la discussione su un piano istituzionale. Ma anche quella è stata respinta con voto contrario: segno che non si vuole il confronto, si vuole solo cieca adesione. E purtroppo non è la prima volta: lo stesso atteggiamento lo troviamo anche nelle commissioni, dove il lavoro condiviso è inesistente. Le proposte della minoranza non vengono discusse, ma accantonate in automatico.  Per la Commissione Trasparenza — l’unica a guida minoranza — non si utilizzano tempistiche quantomeno accettabili nelle sue richieste formali. Situazioni che hanno dell’incredibile e dell’inquietante, che a quanto pare  si verificano anche in altri contesti.

Questa è la fotografia di una maggioranza che governa senza rispetto, senza apertura, e spesso senza alcuna capacità di distinguere le proposte costruttive dagli attacchi politici, un’incapacità tipica di chi al centro mette il proprio ego e non i cittadini, pensando che amministrare significhi escludere chi non è allineato e confondendo la forza dei numeri con il diritto di ignorare tutti gli altri. Noi non ci stiamo. Abbiamo lasciato l’aula per non legittimare questo teatrino autoreferenziale. La politica è confronto, è responsabilità, è rispetto istituzionale. Sermoneta merita di più. Merita serietà, ascolto e buon senso, tutto ciò che non rappresenta questa maggioranza!”.  

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