SEP: IMPIANTO OTTIENE NUOVA AUTORIZZAZIONE. COMITATI: “È CHIUSO E A UN PASSO DAL FALLIMENTO”

Il 29 giugno scorso è stata infatti rilasciata alla S.E.P., da parte della Regione Lazio, la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.)

“La Sep continua ad essere spiacevole argomento di interesse e purtroppo di preoccupazione per l’area di Mazzocchio Pontinia e per i limitrofi comuni di Sonnino, Priverno, Terracina. Il 29 giugno scorso è stata infatti rilasciata alla S.E.P., da parte della Regione Lazio, la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), in una assurda condizione di impianto che, seppur inattivo, continua ad impattare gravemente sul territorio.

Da qui l’esigenza dei Comitati di chiedere un tavolo di riunione con le Autorità Competenti per la gestione della problematica, favorevolmente raccolto e promosso dal Sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo e dall’Onorevole Angelo Tripodi, consigliere Regionale. Si è così tenuta venerdì 21 luglio 2023 alle ore 11,00 presso l’aula consiliare del Comune di Pontinia una riunione promossa dai Comitati per la Tutela Ambientale “Comitato di Mazzocchio” di Pontinia, “Comitato Boschetto Gricilli Macallè” di Priverno e “Comitato Il Fontanile” di Sonnino, una riunione alla presenza dell’assessore Regionale al Ciclo Rifiuti Fabrizio Ghera, del Consigliere Regionale Angelo Tripodi (Lega), del sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo e delle rappresentanze delle amministrazioni dei comuni di Sonnino, Priverno e Terracina.

I Comitati, dopo una breve sintesi dei loro ultimi 20 anni di battaglie, hanno rappresentato i perduranti gravi malfunzionamenti della Sep e la loro ricaduta sulla qualità della vita dei cittadini, dell’ambiente e del territorio per un’area che tocca di circa 50.000 residenti, nonostante la S.E.P. abbia cessato la ricezione dei conferimenti e di conseguenza chiuso l’impianto con all’interno oltre 100.000 tonnellate di rifiuti abbandonati a loro stessi, lasciando quindi a territorio una vera e propria bomba ecologica pronta ad esplodere da un momento all’altro.

I Comitati hanno quindi annunciato che, nei tempi previsti dalla legge, faranno ricorso al T.A.R. del Lazio per ottenere la revoca dell’A.I.A. rilasciata dalla Regione Lazio ad un impianto così inadeguato e che, nello svolgimento della sua attività, ha dato solo dimostrazione di continui e certificati danni all’ambiente. A tal proposito va ricordata la denuncia per sversamento illecito di rifiuti dell’agosto 2022 effettuata dai Carabinieri Forestali di Latina per i fatti avvenuti in località Piscina Scura, Latina, dove la S.E.P. ha sversato tonnellate di compost fuori specifica, (cioè di rifiuti) su fertili ed incontaminati terreni agricoli.

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Il sindaco di Pontinia, confermando la vicinanza ai cittadini, si è reso capofila per affiancarsi ai comitati nell’azione legale volta ad ottenere la revoca della nuova autorizzazione da poche settimane concesse alla Sep, e così a seguire anche i comuni di Sonnino, Priverno e Terracina.

L’assessore regionale Ghera nel ribadire che qualunque attività deve essere svolta nel rispetto della Legge, ha informato i presenti che a breve anche la Regione Lazio sarà dotata di una apposita legge sulla regolamentazione delle emissioni odorigene nell’ambiente.

L’onorevole Angelo Tripodi, da anni impegnato in questa battaglia e che già dalle file dell’opposizione si è fatto più volte portavoce dei reclami e delle istanze dei cittadini attraverso i Comitati, ha confermato il suo impegno e sostegno per una definitiva risoluzione dell’annosa questione Sep, sottolineando le carenze tecnico strutturali “ab origine” e quindi non sanabili della struttura proponendo al tavolo di valutare una riconversione dell’impianto in altra attività ad impatto zero per il territorio.

Nel corso della riunione sono anche emerse le gravissime condizioni economico patrimoniali della stessa S.E.P., attualmente oggetto di una procedura concorsuale presso la Sezione Fallimentare del Tribunale di Latina, situazione che annovera tra gli ingenti debiti anche diversi milioni di euro relativi ad un finanziamento, fin dall’inizio contestato dai Comitati, elargito dal Ministero dello Sviluppo Economico con soldi dei cittadini e mai restituito.

La riunione si è conclusa con la promessa di un incontro di tutti i presenti con i tecnici funzionari della Regione Lazio che hanno rilasciato, in maniera poco comprensibile, l’autorizzazione ad un impianto del quale ad oggi l’unica cosa veramente certificata è la pericolosità e dannosità per il territorio e per la salute dei cittadini. I Comitati, pertanto, ritengono che non ci siano i presupposti né legali né economici per concedere, da parte della Regione Lazio, l’Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA), tenuto conto anche di una denuncia in corso per sversamento illecito di rifiuti e di svariati milioni di debiti (pagherà forse sempre Pantalone)”.

Lo spiegano, in una nota, i comitati riuniti di “Mazzocchio”, Boschetto Gricilli Macallé” e “Il Fontanile”.

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