Lavori palesemente fuori norma nell’impianto di compostaggio di Mazzocchio. I comitati: comportamenti oltre la decenza, non sappiamo più a chi appellarci
Situazione fuori controllo all’impianto di compostaggio Sep di Mazzocchio (Pontinia). Come testimoniano le foto scattate da alcuni attivisti dei comitati di Mazzocchio, Boschetto Gricilli Macallè e il Fontanile, da giorni nello stabilimento si lavora senza rispettare la minima norma per evitare la produzione di miasmi.
“Dalle foto – scrivono i cittadini – si evince chiaramente come i portelloni utilizzati per l’ingresso in Sep della frazione organica siano spalancati. Addirittura i teli vengono tenuti alzati con l’ausilio di una ruspa. Questo ovviamente comporta che i miasmi prodotti dai rifiuti lavorati all’interno dello stabilimento non trovino ostacoli davanti a sé e possano espandersi per decine di chilometri”.
“Mandiamo ogni giorno segnalazioni tramite Pec a istituzioni e magistratura – l’accorato appello dei Comitati – chiamiamo l’azienda che ci sbatte il telefono in faccia. Non sappiamo più davvero cosa fare e il clima tra i residenti della zona è sempre più rabbioso. Ogni giorno siamo costretti a chiuderci in casa, a volte questo nemmeno serve e siamo costretti a raggiungere amici e parenti che abitano altrove per poter respirare. Anche dormire diventa praticamente impossibile. Non si tratta più di casi isolati qui la situazione è insostenibile ogni giorno. Quello che davvero ci sconcerta è che ormai siano palesi i comportamenti scorretti che vanificano ogni tipo di tutela della salute di noi cittadini. Quei portelloni sono messi lì per un motivo, hanno una funzione e vanno usati correttamente. Se devono restare spalancati per ore tanto vale trattare la frazione organica all’aria aperta”.
A lasciare basiti i cittadini è che a mettere in campo certe azioni scellerate sia un’amministrazione giudiziaria. La Sep, è bene ricordarlo, è infatti attualmente sotto sequestro e viene gestita da professionisti nominati dalla magistratura.