SEMPRE PIÙ CAUSE AL COMUNE DI FORMIA, L’ENTE COSTITUISCE L’ALBO DEGLI AVVOCATI

Comune di Formia
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Una mole di contenziosi induce la Giunta Taddeo, a Formia, a ricorrere a un albo degli avvocati da cui attingere

Forse aver smantellato il servizio di avvocatura comunale a Formia non deve essere stata un gran pensata da parte dell’amministrazione di centrodestra. Come noto, essendo una vicenda già emersa e dibattuta, l’avvocatura comunale aveva due legali che gestivano gli affari giudiziari dell’ente: dal penale al civile, fino all’amministrativo.

Gli avvocati del Comune di Formia, Domenico Di Russo e Sabrina Agresti, in servizio presso l’avvocatura Comunale, hanno rassegnato le proprie dimissioni dal rapporto di lavoro con decorrenza marzo e giugno 2023. Un vulnus che ha fatto scaturire diversi problemi di gestione.

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È la stessa delibera della Giunta Taddeo, votata oggi 6 settembre, a ricostruire una vicenda di mala amministrazione che ha lasciato l’Ente scoperto nelle varie cause che lo vedono coinvolto. Dopo le dimissioni degli avvocati, mai sostituiti, “il Servizio Affari legali dell’Ente si è trovato ad affrontare inevitabili rallentamenti procedurali, e criticità oggettive nella gestione della mole di pratiche afferenti l’Ufficio, per essersi di fatto trovato, sprovvisto di personale in grado di rappresentare e tutelare l’ente nelle controversie in cui venga coinvolto, sia nelle fasi giudiziali sia stragiudiziali, sia in qualità di parte attiva sia di convenuto, ovvero di soggetto controinteressato nei giudizi civili, penali e amministrativi”.

Solo a fine agosto scorso, è stata ultimata la determina comunale con cui si è proceduto alla costituzione di un elenco di Avvocati a cui conferire incarichi legali di rappresentanza e difesa in giudizio del
Comune di Formia. Un elenco di legali a cui si è arrivati, si legge nella delibera della Giunta Taddeo, “a seguito di una istruttoria invero particolarmente lunga e complessa stanti le numerosissime istante curriculari pervenute”.

Tuttavia, è la stessa Giunta Taddeo a dover ammettere che al momento c’è “una mole considerevole di contenzioso pendente correlato all’Ente, riferito a giudizi penali, civili, amministrativi”, e “vieppiù tale quantità risulta considerevolmente aumentata per effetto dei numerosi ricorsi dei concessionari demaniali, per le controverse questioni connesse alle nuove procedure di gara per le aree demaniali marittime”.

Ecco perché “stante la mole di contenzioso pendente, occorre fornire, quale indirizzo operativo-procedimentale, quello di predisporre l’“accorpamento” delle cause da affidare in “insiemi” distinti ratione materiae”.

La Giunta demanda al Dirigente del Servizio Affari Legali l’adozione degli atti gestionali conseguenziali e necessari per l’accorpamento di cause omogenee ed i relativi affidamenti degli incarichi, con la contestuale assunzione del relativo impegno di spesa nella misura di cui al preventivo formulato dal professionista con riferimento ai minimi tariffari vigenti, dando atto che le risorse per spese legali, liti ed arbitraggi.

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