SCUOLA PRIMARIA “MICHELE DE RUOSI” A BORGO VODICE, LA DENUNCIA DEI GENITORI: “INCURIA E SILENZI”

“La caratteristica del plesso “Michele de Ruosi” di Borgo Vodice, facente parte dell’Istituto Omnicomprensivo “Giulio Cesare” di Sabaudia è l’incuria diffusa: sia a livello di scarsa manutenzione sia a livello educativo”. È l’incipit della lettera di un gruppo di genitori di Borgo Vodice che denunciano la situazione al limite nella scuola 

“Da tempo infatti, all’interno del plesso, si sono tollerati, nel silenzio di chi di dovere, comportamenti del tutto inappropriati da parte di alcuni docenti verso gli alunni e linguaggi che poco hanno a che fare con l’istruzione. I bambini sono costretti a frequentare una scuola che incute timore: accesi battibecchi tra docenti all’interno del plesso e in orario lavorativo in presenza degli alunni, bambini apostrofati in malo modo, toni e gesti che di educativo hanno ben poco.

Nonostante le nunerose segnalazioni da parte dei genitori non vi è mai stata una vera presa di posizione da parte degli organi competenti. Tollerare, nell’indifferenza, certi comportamenti è un fatto gravissimo perché dobbiamo tenere sempre a mente che i bambini sono soggetti fragili e in formazione e per questi motivi dovrebbero essere tutelati e protetti dalle istituzioni, compresa la scuola, dove passano gran parte della giornata e che, per definizione, è un luogo sociale.Vengono organizzate manifestazioni per lottare contro ogni tipo di violenza: da quella contro le donne al bullismo, mentre,all’interno della scuola, vengono tacitamente accettati fatti gravi.

Vengono inviate donazioni internazionali a nome dell’istituto per dotare altri bambini di materiale scolastico ma agli studenti del plesso di Borgo Vodice mancano le più basilari attrezzature. Durante l’anno vengono organizzate (tutto sulle spalle dei genitori) raccolte fondi per aiutare la scuola, ma questi fondi vengono impegnati per beni non necessari o ai quali può provvedere, facendo le opportune richieste, il Comune (esempio: attaccapanni). La scuola inoltre presenta barriere architettoniche interne che non sono mai state abbattute: non è presente infatti all’interno del plesso un ascensore che possa permettere a chi impossibilitato di raggiungere il piano superiore. Inoltre: climatizzatori che non funzionano, tubature arrugginite che perdono acqua, plafoniere penzolanti all’interno delle aule dove i bambini passano ore, mancanza di ventilatori per i mesi caldi e continue interruzioni del riscaldamento in inverno.

A corollario di tutto,  segnalazioni via PEC non inviate o inviate in ritardo al Comune riguardanti a malfunzionamenti o problematiche strutturali interne all’edificio mentre ai genitori viene demandato continuamente di tappare le falle mettendo sempre mano al portafoglio. I genitori, in coro unanime, vogliono che si sappia che non sono più disposti a tollerare la negligenza che come una nuvola di fumo sta avvolgendo il plesso: “Non ci fermeremo fin quando i diritti dei nostri bambini non verranno appieno rispettati”. L’inno dell’I.O Giulio Cesare dice <La nostra scuola ci fa vivere>, i bambini del plesso di Borgo Vodice potrebbero aggiungere  <non molto bene>.

Chiediamo rispetto per i nostri figli, che possano crescere in un ambiente sano, sicuro e sereno. Chiediamo rispetto per i genitori che non possono sobbarcarsi di incombenze che la scuola dovrebbe assolvere senza il minimo ostacolo. Chiediamo rispetto per il nostro Borgo: una comunità unita e sempre attiva”.

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