SCUOLA: “A BORGO FAITI PIOVE NELLE CLASSI E SI RACCOGLIE L’ACQUA CON I SECCHI”

La denuncia proviene dall’ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Andrea Chiarato: “Condizioni del plesso fatiscenti”

“Nel marzo del 2021, quasi due anni fa, segnalavo che la situazione della viabilità interna a Borgo Faiti  era drammatica in caso di pioggia. Oggi si rivela esattamente come prima ma aggravata per quello che riguarda l’Istituto comprensivo scolastico 12 di Via Frangipane.

L’area prospiciente non è drenata e i scolari e scolare  debbono camminare nell’acqua per raggiungere le aule. Dove li aspetta l’acqua che piove dal tetto e che si infiltra nei tramezzi. È stata notizia di pochi mesi  fa del crollo di una controsoffittatura nell’istituto Marconi di Latina con conseguente ferimento di tre ragazzi e tanta paura negli altri e nelle famiglie come in tutto il personale scolastico.

Il terrazzamento della scuola di Borgo Faiti è diventato una cisterna a cielo aperto e le condizioni metereologi che annunciano una settimana di piogge intense. All’interno del plesso le condizioni sono talmente fatiscenti che piove nelle aule costringendo il personale ad utilizzare secchi di fortuna per raccogliere le acque meteoriche.

All’esterno le canaline di scolo sono ostruite dalla presenza di flora spontanea che impedisce il corretto deflusso delle acque. Sono diversi anni che il plesso all’interno ed all’esterno necessita di manutenzione urgente , puntualmente tutte le criticità si manifestano durante la stagione delle piogge. Con la certezza che la mia segnalazione sarà presa in considerazione ho inviato agli uffici competenti la richiesta  di un rapido intervento di verifica  per  provvedere alla messa in sicurezza dell’edificio affinché si possa garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza e dignità per gli scolari ed i docenti , senza dover ricorrere a secchi di varie capienze per raccogliere il flusso piovano che scorre nelle aule.

E anche per dimostrare ancora una volta che le cose si possono fare, urgenti o meno che siano, contrariamente a quanto purtroppo  rimarcato dalle ultime due amministrazioni di sinistra.
Ribadisco il concetto che è inutile appellare la città con varie espressioni se poi esse sono prive di riscontro. Affermare Latina come “La città dei giovani” e poi farli  formare in modo insicuro, insalubre ed iniquo è una contraddizione evidente, una delle tante che stiamo per ereditare e  a cui  dobbiamo mettere riparo. Ed è quello che faremo da quando ci insedieremo come forza di maggioranza nella nuova amministrazione della città”.

Lo spiega, in una nota, l’ex consigliere comunale Andrea Chiarato.

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