SCONTRO SUI SERVIZI SOCIALI, IL SINDACO DI FONDI AL PD DI TERRACINA: “FAKE NEWS, INFORMATEVI”

Beniamino Maschietto
Beniamino Maschietto

“Ecco come abbiamo speso le risorse del distretto LT4”, il sindaco di Fondi replica al Partito Democratico di Terracina. “Chiumera cita atti del 2020 e non si informa: sono 5 anni che gira questa fake news, ora basta”

“Interventi per disabilità gravissima, assistenza educativa ad alunni disabili, assistenza domiciliare ai minori, potenziamento del servizio sociale professionale e del segretariato del distretto, ecco come abbiamo investito le risorse libere: i famosi 3 milioni di euro che il segretario del Partito Democratico di Terracina Pierpaolo Chiumera sostiene siano andati “sprecati””. Non si lascia attendere la replica del sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, alla guida del Comune capofila del distretto LT4.

“Sono cinque anni – precisa una volta per tutte Maschietto – che questa storia dei milioni di euro non spesi torna periodicamente alla ribalta per bocca dell’uno o dell’altro partito. Basta con la disinformazione, non se ne può davvero più. In primis, l’esponente del Pd avrebbe potuto chiedere e avrebbe avuto tutte le necessarie risposte, in secondo luogo trovo sconcertante che venga citato un atto del 2020 dato che, nel frattempo, ne sono stati emessi e pubblicati molti altri. Per esempio, leggendo la delibera regionale n.G17647 del 2023, alla portata di tutti come quella del 2020, emerge l’aggiornamento con le risorse libere nella disponibilità del distretto LT4. Somme successivamente investite e rendicontate fino ad una somma residuale odierna di 650mila euro spendibile entro il 31 dicembre 2025”.

“Non è andato sprecato un centesimo – ribadisce il sindaco Maschietto – e anzi, il distretto LT4, come emerge dalla succitata delibera di giunta regionale, è persino risultato l’unico ad essersi attenuto scrupolosamente alle scadenze imposte dalla Regione.

La riorganizzazione prevista dalla Legge regionale 11/2016 è effettivamente necessaria, urgente e improcrastinabile motivo per cui, dopo una lunga mediazione, ho deciso di mettere ai voti la modalità giuridica da adottare. I primi cittadini si sono espressi e la scelta è ricaduta sul Consorzio. Se ci sono amministratori, non del partito che rappresento, determinati a delegittimare il voto espresso da altri sindaci, non è colpa del sottoscritto e neppure dei miei colleghi che con senso di responsabilità hanno partecipato a tutti i tavoli tecnici, alle conferenze e alle riunioni del distretto. Nel frattempo – conclude Maschietto – tutti i servizi dedicati alle fasce più fragili della popolazione sono sempre stati garantiti e dire che i diritti dei più deboli siano stati sacrificati sull’altare dei giochi di potere è strumentale oltre che falso e populista”.

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