Inchiesta sulle scommesse online, i pubblici ministeri Roberta Amadeo e Paolo Filippini hanno notificato l’imputazione a diversi calciatori tra cui il pontino Mattia Perin
C’è anche il portiere della Juventus, originario di Latina, Mattia Perin, tra i destinatari dell’avviso conclusione indagine da parte dei pubblici ministeri di Milano, Roberto Amadeo e Paolo Filippini, titolari dell’indagine sulle scommesse online proibite. A riportarlo è il Corriere della Sera, nell’edizione odierna, che ipotizza anche la probabile fine del procedimento penale con la scelta da parte dei giocatori di pagare 250 euro, a titolo di oblazione, così da uscire fuori da tutti i guai.
in tutto, sono 13 i calciatori coinvolti nell'”affaire” delle scommesse illegali. La Procura di Milano ha notificato l’avviso di conclusione indagini a 22 persone, nell’ambito dell’inchiesta che portò a cinque arresti e a un sequestro preventivo: si tratta dei due ritenuti organizzatori del giro di scommesse (Tommaso De Giacomo e Patrick Frizzera) e i tre amministratori (Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini) della gioielleria milanese Elysium utilizzata come punto per regolare segretamente i debiti con le scommesse anceh attraverso la compravendita di orologi Rolex.
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Il prossimo 26 novembre, il giudice per le indagini preliminari esaminerà le richieste dei cinque raggiunti da misura cautalere di patteggiare le proprie accuse. Tra i calciatori, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, pur avendo scontato con la squalifica i propri conti con la giustizia sportiva, nel procedimento penale si vedono contestare di aver partecipato alle scommesse e pubblicizzato tra i loro conoscenti, molti dei quali calciatori professionisti, le piattaforme illegali di scommesse o di gioco del poker gestite da De Giacomo, Frizzera e dall’ex arbitro di serie D Pietro Marinoni (pure lui indagato) sulle piattaforme illegali Betsport22.com, Swapbet365.eu, Vipsport360.com, e Texinho.com dal dicembre 2021 all’ottobre 2023.
I due calciatori avrebbero fatto da tramite per l’apertura o il caricamento dei conti di gioco: i due giocatori “venivano beneficiati dagli organizzatori delle scommesse con il riconoscimento di bonus sui propri conti di gioco o con una decurtazione del loro debito contratto con le scommesse”.
Per gli venti atleti la contestazione è solo riguardo al comma 3: aver partecipato ai giochi non autorizzati organizzati e gestiti dal trio De Giacomo-Frizzera-Marinoni. Nessuno di questi giocatori, come neanche Tonali e Fagioli, si è mai venduto le partite. Più di qualcuno non ha mai scommesso sul calcio, bensì su altri sport.
I pubblici ministeri hanno notificato l’imputazione anche al portiere pontino della Juvenuts, Mattia Perin, all’ex Milan, Alessandro Florenzi, e a Nicolò Zaniolo, Weston James Earl McKennie, Leandro Paredes, Angel Di Maria, Raoul Bellanova, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri, Adames Hector Junior Firpo e ad altri otto atleti, tra cui il tennista Matteo Gigante.
Per le contravvenzioni punite, alternativamente, con l’arresto o con l’ammenda, – scrive il Corriere della Sera – l’indagato può estinguere la contravvenzione ricorrendo all’istituto della oblazione. Nel caso della norma contestata ai calciatori, la sanzione prevista è l’arresto fino a tre mesi oppure l’ammenda da un minimo di 100.000 lire a un massimo di 1 milione di lire, oggi circa 500 euro. Ecco perché i calciatori potrebbero estinguere la contravvenzione pagando 250 euro.