SCIPPATO ALLE AUTOLINEE DELLA CATENINA E POI ESTORTO: CONDANNATO 23ENNE

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Era stato arrestato dalle Squadre Mobile e Volanti con l’accusa di aver estorto un giovane di Latina: si è concluso il rito abbreviato

Condannato nel giudizio abbreviato, a 2 anni e 2 mesi, il 23enne di nazionalità marocchina, Zakaria Aitbrek, difeso dall’avvocato Alessandro Farau. L’accusa a suo carico era quella di estorsione in concorso ai danni di un giovane di Latina. Il marocchino è stato giudicato col rito abbreviato e il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina gli ha concesso le attenuanti generiche e l’attenuante del fatto di lieve entità come richiesto dalla difesa. Secondo l’accusa, ha svolto il ruolo di cavallo di ritorno, ossia di colui che si è offerto di mediare a seguito di una rapina subita dalla vittima.

Il caso risale alla sera del 21 giugno quando Squadra Mobile e Squadra Volante di Latina lo avevano tratto in arresto, mentre stava commettendo un’estorsione nei confronti di un giovane italiano.

In particolare, il malcapitato, lo scorso 19 giugno, era stato vittima dello scippo di una catenina d’oro mentre si trovava all’interno della locale stazione degli autobus ed il giorno successivo aveva ricevuto messaggi estorsivi mediante l’applicazione WhatsApp, con i quali il malvivente gli aveva intimato la consegna di 200 euro per farlo rientrare in possesso del monile.

Dopo una trattativa, la vittima aveva concordato la consegna della somma di 150 euro per il 21 giugno, verso le ore 17, in piazza Santa Maria Goretti, al fine di rientrare in possesso della propria catenina. A seguito della denuncia sporta da parte del perseguitato, era stato predisposto un mirato servizio dagli agenti della Squadra Mobile e Squadra Volante, che era culminato con l’arresto dell’extracomunitario, il quale, a fronte della consegna della somma di denaro pattuita, aveva riconsegnato la catenina.

Al momento dell’intervento, l’estorsore, che si trovava in compagnia di un altro individuo che è fuggito immediatamente, aveva tentato di divincolarsi per sottrarsi all’arresto, facendo cadere a terra un operatore di polizia ma era stato comunque fermato dagli altri agenti e trovato in possesso della somma di denaro che gli era stata consegnata poco prima.

Al termine delle formalità, il malvivente era stato dichiarato in arresto per i reati di estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale ed associato presso la locale casa circondariale.

A distanza di qualche mese, ad aprile scorso, il 23enne è stato arrestato di nuovo dalla Polizia di Stato nei pressi del quartiere Nicolosi. Insieme a lui, è stato arrestato anche un connazionale. Trovati con loro, circa un chilo e mezzo di hashish, 300 grammi di marijuana ed alcuni grammi di cocaina – oltreché a materiale per la pesatura, nonché due “repliche” di pistole (una semiautomatica ed una a tamburo) e relativi proiettili “a salve”.

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