SCIOLTI PER MAFIA, IL CASO APRILIA IN PARLAMENTO. PIANTEDOSI: “AL MOMENTO È GUERRA PER LE PIAZZE DI SPACCIO”

Matteo Piantedosi
Matteo Piantedosi

Il caso Aprilia finisce in Parlamento, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto questo pomeriggio al question time alla Camera dei Deputati.

Il titolare del Viminale ha risposto a due interrogazioni a risposta immediata, una delle quali in merito al rafforzamento dei presidi di legalità e delle azioni di contrasto alla criminalità organizzata ad Aprilia.

A sollecitare la riposta del Ministero è stato il deputato Filiberto Zaratti (Alleanza Verdi Sinistra) che ha ricostruito i fatti che hanno portato allo scioglimento per mafia del Comune di Aprilia. “Un’indagine di polizia giudiziaria denominata “Assedio” – ha spiegato il deputato – ha evidenziato gravi irregolarità nel comune di Aprilia, arrivando fino all’arresto del sindaco. A seguito di questi fatti, il Consiglio dei Ministri, il 18 aprile del 2025, ha determinato lo scioglimento del comune di Aprilia, con motivazioni molto forti. Leggo dalla relazione: “un territorio interessato dalla presenza di cosche mafiose di matrice soprattutto calabrese che, nel tempo, vi si sono radicate. I fatti delittuosi su quel territorio sono continuati, purtroppo, e sono moltissimi ormai quelli che sono agli onori della cronaca. Vogliamo sapere quali sono le iniziative che intende prendere il suo Governo per ripristinare la legalità e la sicurezza in quel territorio”.

A rispondere è stato, come detto, il Ministro Piantedosi. “La ricostruzione fornita dagli investigatori riconduce i diversi episodi criminosi verificatisi negli ultimi mesi ad aprile, sui quali proseguono specifiche attività di indagine, a forme di conflittualità armata tra gruppi criminali locali e anche stranieri, che si manifestano con atti intimidatori e dimostrativi finalizzati ad ottenere il controllo delle piazze di spaccio.

In questo contesto il potenziamento dei servizi di controllo del territorio, quotidianamente svolto in quel comune, ha consentito di trarre in arresto, dal 5 febbraio scorso ad oggi, 15 persone per detenzione illegale di armi e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Sempre nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di prevenzione, nel comune di Aprilia, dal 2024 ad oggi, sono state effettuate 18 operazioni definite “ad alto impatto”, con la collaborazione della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia locale. Nel corso di queste attività sono state identificate 5.240 persone, di cui 390 stranieri, e sono stati controllati 3.352 veicoli. Inoltre, sono state arrestate 3 persone, 23 denunciate, 5 segnalate per violazioni di natura amministrativa.

Merita di essere segnalata anche l’attività della prefettura che ha portato, dal 2024 ad oggi, all’adozione di 22 interdittive antimafia, delle quali 16 nei confronti di imprese risultate collegate, direttamente o indirettamente, alla criminalità organizzata operante sul territorio di Aprilia, tutte coinvolte in una più articolata attività di indagine, che è proprio quella che ha condotto anche allo scioglimento del comune di Aprilia, proprio per i condizionamenti rilevati.

Attualmente sul territorio comunale, oltre alla tenenza della Guardia di finanza e a due stazioni dell’Arma dei carabinieri, ha sede uno specifico, dedicato reparto territoriale dell’Arma dei carabinieri presso il quale, dal 7 febbraio scorso, sono state impiegate ulteriori 15 unità di cui 6 destinate proprio ad Aprilia.

Credo che un ulteriore importante segnale di attenzione del Governo sia rappresentato dall’istituzione – concretizzatasi proprio l’altro ieri – di un nuovo commissariato della Polizia di Stato ad Aprilia che, attualmente, può già contare su 30 unità e, a breve, ne verranno inviate ulteriori 6.

La scelta che abbiamo effettuato è stata quella di creare un presidio territoriale unico, che comprenda sia il nuovo commissariato della Polizia di Stato, sia il distaccamento della Polizia stradale già insistente sul territorio comunale, nell’ottica proprio di una migliore distribuzione di uomini e di mezzi.

L’apertura del commissariato di Aprilia, dove peraltro mi recherò in visita il prossimo 7 luglio, consentirà di rispondere alla crescente domanda di sicurezza da parte della cittadinanza e contribuirà a rafforzare ulteriormente l’attività di prevenzione e di contrasto ad ogni forma di illegalità”.

A concludere il question time è stato l’intervento di Zaratti. “i fatti di violenza sono numerosi e sono preoccupanti. Il 21 giugno scorso otto colpi di pistola a Campo di Carne, episodio preceduto da una serie di analoghi atti criminali: il 19 gennaio 2025, via Inghilterra; il 2 marzo 2025, via Belgio; il 28 marzo 2025; il 6 maggio 2025; il 10 maggio 2025. Tantissimi episodi.

È evidente che, pur essendo importanti, lo scioglimento del comune di Aprilia e il rafforzamento delle Forze dell’ordine non sono sufficienti a contrastare una presenza dei poteri criminali così radicata in quel territorio. Io le voglio ricordare che i comuni limitrofi di Anzio e Nettuno sono stati sciolti per gli stessi motivi il 21 novembre del 2022. Si tratta di un’area importantissima, circa 200.000 persone. Il litorale del Sud sembra preda di poteri criminali.

Da questo punto di vista, non bastano soltanto le misure repressive, è necessario che si punti fortemente sul tessuto delle associazioni, dell’antimafia sociale, che può costringere i poteri criminali a rallentare.

Guardi, Ministro, la sicurezza non è quella del vostro recente decreto-legge che vuole colpire solo chi protesta contro di voi. La sicurezza dei cittadini parte dalle città come Aprilia, lasciate sole a combattere i poteri criminali. Quindi, va bene il nuovo commissariato, ma noi chiediamo più strutture sociali, chiediamo il rafforzamento delle associazioni. Non vogliamo che, dopo un anno e mezzo di commissariamento del comune, rimanga il deserto. Invece, vogliamo che cresca quella comunità civile, democratica, trasparente, antimafia, cui nostri i territori hanno diritto”.

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