“SCEMPIO AL MAUSOLEO DI GAETA”, LA DENUNCIA DEI DEM

Il Circolo PD di Gaeta denuncia: “Scempio al Mausoleo di Lucio Munazio Planco. Non rispettate le normative sui siti archeologici” “Disatteso anche il parere paesaggistico rilasciato dal Comune di Gaeta!

Il Circolo del Partito Democratico di Gaeta denuncia e rileva una disapplicazione sistematica nei lavori al Mausoleo di Lucio Munazio Planco. Risultano dal nostro studio modifiche ai lavori rispetto a quanto in origine previsto che di fatto stanno deturpando la bellezza e stravolgendo la storicità del “ nostro” Mausoleo!

Il Mausoleo di Lucio Munazio Planco, è uno dei monumenti di epoca romana meglio conservati del Lazio e simbolo identitario della nostra città.

Con uno studio attento e analitico Noi del partito democratico di Gaeta abbiamo redatto grazie ai nostri tecnici, una   relazione tecnica indipendente,  basata su documentazione fotografica e analisi di conformità, che evidenzia le gravi violazioni delle prescrizioni paesaggistiche di tutela imposte dalla Soprintendenza di Frosinone e Latina  nel progetto finanziato con fondi del PNRR.
Ciò che doveva essere un intervento di valorizzazione si sta trasformando in una deturpazione irreversibile di un bene storico e paesaggistico di importanza nazionale.

Abbiamo rilevato: Cemento armato e scavi permanenti in area vincolata: Le prescrizioni prevedevano interventi reversibili, privi di scavi e fondazioni permanenti, nel pieno rispetto del monumento e del contesto naturale. Purtroppo la realtà, come documentato dalle immagini sottostanti, è ben diversa: è stata realizzata una struttura in cemento armato massiva e continua, a ridosso diretto del basamento del Mausoleo. Si tratta di opere non conformi ai criteri di reversibilità, che comportano scavi e lavorazioni invasive, alterando in modo permanente l’integrità del monumento e del sito.

Denunciamo tra l’altro la violazione  della percezione paesaggistica e il “silenzio evocativo”: Le direttive ministeriali prescrivevano di evitare qualsiasi piantumazione nelle aree antistanti, per salvaguardare la visione e il “silenzio evocativo” del monumento e la sua contemplazione indisturbata.
Invece, sul luogo oggi sorge una piazzola di sosta cementificata, circondata da muri in calcestruzzo alti quasi due metri, proprio nel punto più fotografato del monumento dai visitatori, e una rampa di accesso che appoggiandosi al basamento del Mausoleo , altera in modo irreversibile la percezione originaria del Monumento. “Questi elementi interrompono l’unitarietà della visione della sagoma, alterano permanentemente l’aspetto del monumento e si pongono come inserti “autoreferenziali, più intenti a imporsi che a valorizzare”.

Una rampa che copre il monumento: Il danno più grave è forse quello visivo e simbolico: la rampa, insieme alla scalinata prevista, occulta circa metà del basamento del Mausoleo, fino alla modanatura superiore.

Un errore concettuale e architettonico gravissimo, poiché il basamento non è una semplice fondazione, ma uno dei tre ordini architettonici che definiscono il monumento (basamento, corpo cilindrico e coronamento). “Coprirlo significa cancellare la lettura architettonica dell’opera

Prescrizioni per il partito democratico sono state gravemente eluse : le prescrizioni poste alla base del parere favorevole risultano ampiamente disattese.
In luogo di un intervento rispettoso del bene culturale, si è proceduto alla costruzione di una struttura pesante, permanente e invasiva, in contrasto con i principi di tutela, di compatibilità paesaggistica e con la stessa normativa vigente. È una violazione non solo tecnica, ma anche culturale e morale nei confronti della nostra storia.

Il Circolo PD di Gaeta chiede al Comune di Gaeta, di concerto con la Soprintendenza — ciascuno per le proprie competenze nella tutela del patrimonio culturale e paesaggistico — un’immediata e concreta presa di coscienza e di responsabilità rispetto a quanto si sta compiendo, in palese violazione anche del parere paesaggistico rilasciato dallo stesso Comune di Gaeta, oggi completamente ignorato, con gravissimo danno per la città e per la sua storia.

Il cantiere al Mausoleo risulta da qualche giorno chiuso: si colga dunque questa occasione, come rilevato dal Partito Democratico, per “manutenere” il sito salvaguardandone l’identità.

Per il partito democratico di Gaeta è necessario che venga immediatamente sospeso il cantiere in attesa di una verifica ispettiva indipendente; che la Soprintendenza spieghi pubblicamente come sia stato possibile non vigilare su un intervento di tale portata; che il Comune di Gaeta e gli enti competenti si attivino per garantire il pieno rispetto delle prescrizioni di tutela; che è necessario ripristinare l’area con soluzioni alternative conformi alle direttive originarie (rampa removibile in acciaio e pavimentazione ecocompatibile).

Difendere il patrimonio, difendere la città :Il Mausoleo di Lucio Munazio Planco non è solo un monumento: è parte dell’identità di Gaeta, un patrimonio di tutti che abbiamo il dovere di proteggere e tramandare intatto alle generazioni future. Consentire oggi una trasformazione simile del Mausoleo significa accettare che la memoria storica venga sacrificata sull’altare della superficialità e dell’improvvisazione.

Il Circolo del Partito Democratico di Gaeta anche alla luce di cosa è successo recentemente a Roma con il disastro per il restauro della Torre dei Conti , ribadisce con forza che la tutela del patrimonio culturale non può essere piegata a logiche di fretta o incompetenza. Gaeta merita rispetto, trasparenza e una gestione del territorio all’altezza della sua storia millenaria”.

Così, in una nota, il partito democratico di Gaeta.

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