Cantiere via Aldo Moro, l’intervento dell’esponente del Movimento Cinque Stelle di Aprilia, Andrea Ragusa
“Girando per le strade della nostra città, si nota subito che queste non sono lisce come un tavolo da biliardo, e non lo sono mai state, ma siccome nella maggior parte dei casi il dissesto stradale è stato originato da scavi stradali, mal richiusi, quasi rattoppati, che con il tempo hanno ceduto creando pericolosi scalini sul manto di catrame, quando vedo dei lavori sulla strada non posso non soffermarmi a valutare la situazione.
Per questo, passando su via Aldo Moro, come chiunque ci sia passato oggi, non si poteva non notare l’ennesimo cantiere stradale, quello di Enel Distribuzione S.p.A., che sta facendo scavi profondi per interrare i cavi elettrici.
Osservando il cantiere ho notato delle possibili anomalie e come prima cosa mi sono soffermato su una di queste chiedendomi come si faccia ad apporre ad un cantiere un cartello indecente come quello che c’era (lo allego in foto). Quello che c’era era più simile a un foglio raccolto nel secchio dell’immondizia, bene, se questo cartello è previsto, quello non va bene e va sanzionato, se non è previsto, perché metterlo in quello stato?
Ho notato anche che i lampeggiatori luminosi di cantiere, quelli che di notte indicano la presenza dell’ostacolo sulla strada, non solo erano soltanto 2 per un cantiere che è molto esteso in lunghezza, ma questi erano anche spenti!
Un’altra cosa che mi è saltata agli occhi è la presenza di un bagno chimico, di quelli che di solito nei cantieri è situato all’interno del perimetro e che, per ragioni di sicurezza e privacy, è buona norma recintarlo o schermarlo adeguatamente. Nella nostra circostanza, il bagno chimico è semplicemente posizionato a ridosso dell’area di cantiere, sul marciapiede, aperto al passaggio di tutti. Ovviamente mi sono chiesto se il bagno fosse a noleggio, se fossero stati previsti tutti i servizi per garantire la massima igiene e funzionalità come la manutenzione regolare, la pulizia periodica, lo smaltimento dei rifiuti in conformità con le normative ambientali vigenti e, in ultimo, se avesse a corredo tutta la documentazione relativa ai servizi di manutenzione e smaltimento per eventuali ispezioni e/o controlli. Documentazione che dovrebbe includere: il registro pulizia, rapporti di manutenzione e certificati di smaltimento rifiuti (Documenti che attestino lo smaltimento regolare dei rifiuti, in conformità con le normative). A proposito, sarà stata chiesta l’eventuale autorizzazione per la sua installazione?
Un altro particolare che ho notato, vista la presenza di pale meccaniche ed escavatori, era la mancanza del cartello che indica mezzi di lavoro in azione; di solito questo viene utilizzato per segnalare un pericolo costituito dalla presenza di macchine operatrici, pale meccaniche, escavatori ecc. che possono interferire con il traffico ordinario, in questo cantiere non ne è prevista l’esposizione?
Riguardo alle mie perplessità relative al cantiere, manderò una comunicazione con richiesta di verifica agli uffici competenti. Invece, per quanto riguarda la verifica della buona esecuzione dei lavori, in particolare della chiusura degli scavi, che in alcuni precedenti tratti hanno avuto dei cedimenti e in altri sembrerebbero non essere ben allineati al resto del manto stradale, la competenza è del Settore Lavori Pubblici.
Così, in una nota, l’esponente del Movimento Cinque, Andrea Ragusa.