Il 25 gennaio verso le 18,00 Scauri sembra diventare il set di un film: in un attimo un automobile, una Ford Fiesta nera, in Via Antonio Sebastiani, sale su un marciapiedi e travolge un ragazzo che muore sul colpo. Tutto accade davanti agli occhi increduli dei passanti, davanti alle attività commerciali ancora aperte, in quella strada, arteria principale del Comune di Minturno. Cristiano Campanale, 27 anni, giovanissimo imprenditore di Minturno, muore così. Cala il gelo, sulla piccola comunità minturnese che si stringe al dolore della famiglia conosciuta, in un paese dove tutti conoscono tutti. Ad uccidere il ragazzo, Eduardo di Caprio, 34 anni, anch’egli commerciante, ora, accusato di omicidio volontario. Cosa abbia spinto Di Caprio al plateale gesto spetta scoprirlo ai militari del Maggiore David Pirrera, della Compagnia dei Carabinieri di Formia, i quali hanno prontamente richiesto il contenuto del sistema di videosorveglianza della zona e sentito i commercianti delle attività vicine al luogo del crimine. Spuntano varie ipotesi, sopratutto di natura economica, forse un debito. Dalle prime ricostruzioni, i Carabinieri affermano che i due avrebbero avuto una lite poche ore prima, in merito alla restituzione di circa 1500 euro che Di Caprio, già conosciuto dalle autorità per una lite, avrebbe prestato alla vittima e proprio per dei chiarimenti su tale prestito, i due si sarebbero dati appuntamento davanti all’attività di rivendita “SottoZero” attività commerciale dell’investitore. E mentre le indagini proseguono per far luce su questa incredibile e misteriosa storia, il piccolo e tranquillo paese sembra essere diventato un altro posto, dove in pieno giorno, in pieno centro, può accadere di tutto. Il Sindaco si è unito al dolore della famiglia deponendo un fascio di fiori sul luogo dell’omicidio. Lunedì, alle ore 15, presso la Chiesa San Pietro a Minturno, si terranno i funerali del ragazzo.
