SCATTA L’INTERDITTIVA ANTIMAFIA CONTRO LA SOCIETÀ IN CUI LAVORÒ TUMA

Gianluca Tuma (immagine da Report)
Gianluca Tuma (immagine da Report)

Scatta l’interdittiva antimafia nei confronti dell’impresa in cui un tempo figurava come dipendente Gianluca Tuma

La Prefettura di Latina ha emesso una interdittiva antimafia a carico della MGM di Massimiliano Mantovano, imprenditore pontino trapiantato a Roma e colpito dal provvedimento poiché, almeno in un tempo, si trovava in rapporti col noto criminale pontino, Gianluca Tuma.

L’azienda, nel 2014, fu coinvolta in una inchiesta da parte della Procura di Roma per gli appalti Enac. La vicenda riguardava fatti contestati dal 2011 al 2014. L’imprenditore latinense Massimilano Mantovano (che a marzo scorso è stato rinviato a giudizio per sostituzione di persona), titolare al 99% della MGM, domiciliata a Roma in via Flaminia 395, fu arrestato insieme a collaboratori e a funzionari/dipendenti dell’Enac nel 2014. La sua azione, secondo i magistrati, era in grado di condizionare scelte politiche e di governo. Con l’infedeltà dei dipendenti Enac, si sarebbe accaparrata commesse pubbliche (esecuzioni dei lavori) a prezzi gonfiati subappaltando i lavori a prezzi più bassi causando, in questo modo, un danno patrimoniale alla PA.

Alla MGM srl figurava come dipendente/operaio un nome che non può passare inosservato: Gianluca Tuma.

Visto cosa è accaduto in Francia a usare la penna scorrettamente”. Così si sentì dire il giornalista de Il Messaggero di Latina, Vittorio Buongiorno, fermato fuori la chiesa San Marco a Latina da un personaggio di cui aveva scritto poco prima. Il riferimento francese era all’attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo.

Buongiorno era colpevole, a detta di Tuma, di aver scritto riguardo alla vicenda di Mantovano/Enac. Tuma fu citato nell’articolo come guardaspalle dell’imprenditore Mantovano (“le belve di scorta”, così come descriveva Tuma e Costantino “Cha Cha” Di Silvio, il gip di Roma nell’ordinanza di carcerazione di Mantovano). Un episodio che è rientrato nel processo “Don’t Touch 2” che vede ancora in corso il processo e dove Buongiorno è parte offesa e civile. Leggi di seguito l’approfondimento di Latina Tu.

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Ad ogni modo, ora, la Prefettura di Latina ha emesso l’interdittiva antimafia nei confronti della MGM di Mantovano. A contare i rapporti passati con Costantino “Cha Cha” Di Silvio, attualmente in carcere e sotto processo anche per associazione mafiosa (derivante dalla maxi operazione antimafia denominata “Reset”) Gianluca Tuma, attualmente sotto processo per l’operazione della Squadra Mobile di Latina denominata “Ottobre Rosso” (gli viene contestato il reato di intestazione fittizia di beni e un episodio di estorsione insieme ad altri due imputati). L’ultima udienza di questo processo è stata rinviata poiché Tuma è stato arrestato e ristretto nel carcere di Velletri in ordine ad una esecuzione di pene detentive che gli rimanevano da scontare.

Ma ad essere dirimenti per il provvedimento interdittivo sono stati anche i rapporti tra la Mgm e la Smn Costruzioni, già attinta da analogo provvedimento nell’ottobre del 2022.

A far scattare l’interdittiva nei confronti della MGM è stato il certificato antimafia richiesto alla ditta edile da parte del Provveditorato ministeriale opere pubbliche della Lombardia. È lì, infatti, che l’impresa avrebbe dovuto lavorare. I controlli hanno messo in moto la macchina della Prefettura di Latina che ha agito secondo informative redatte dalla Questura di Latina.

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