SATNAM SINGH: UNA PIAZZA PIENA A LATINA, MA NON SONO MANCATI FISCHI E CRITICHE AL GOVERNO

Satnam Singh, una piazza gremita a Latina per ricordare la morte barbara del 31enne indiano mutilato e abbandonato a Castelverde

Era una Piazza della Libertà come, probabilmente, non si era mai vista tra bandiere rosse della Cgil, rappresentanti dell’associazione partigiani e dei partiti politici del centrosinistra. Tutti a gridare rabbia e indignazione dopo la morte di Satnam Singh, il 31enne “invisibile” indiano abbandonato davanti casa dal suo datore di lavoro dopo essere rimasto mutilato ad un braccio. E tutti a chiedere la cancellazione della legge Bossi Fini che impedisce agli immigrati di vivere una vita dignitosa.

Una manifestazione dalla dimensione nazionale che ha guadagnato la ribalta mediatica anche grazie alla presenza di sindacalisti, politici, associazioni. Una delle prime a parlare, dal palco organizzato dalla Flai Cgil, è stata Hardeep Kaur. “Abbiamo il potere di chiedere scusa alla famiglia della vittima. Moltissimi lavoratori in agricoltura vivono nelle condizioni di Satnam, quelle sono le condizioni ordinarie e se non hai un permesso di soggiorno il tuo potere contrattuale è nullo. Non puoi chiedere al datore di lavoro il rispetto dei tuoi diritti. Quel pezzo di carta fa la differenza e non possiamo consentire che la vita delle persone sia legata ad un pezzo di carta”.

Tra il pubblico, molti dei quali di nazionalità indiana, anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, l’esponenti di Verdi Sinistra e Libertà Nicola Fratoianni, il deputato del Pd Matteo Orfini, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, il Movimento 5 Stelle Lazio, Legambiente Lazio, Libera, consiglieri regionali e tanti altri volti noti.

A spiccare gli interventi del rappresentante di Anpi, Vincenzo Calò, e quello di una ragazza della comunità indiana che ha colto il punto di una ipocrisia generalizzata: “A Soni, la vedova di Satnam, è stato concesso il permesso di soggiorno. C’è voluta la morte del marito per avere questo diritto. Allora non è così complicato ottenerlo”. Il senso di un Paese affogato da regole, burocrazia, propaganda.

Fischiato l’intervento della sindaca di Latina, Matilde Celentano, che, pur essendo stata sin da subito vicina alla vedova del 31enne, paga la sua estrazione politica e l’appartenenza a Fratelli d’Italia. Dal palco tante le critiche al Ministro della Agricoltura, nonché cognato della premier Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida: “Lo venga a dire in questa piazza che l’Italia è orgogliosa della sua filiera delle aziende agricole”.

Intanto, nella giornata della piazza, arrivano anche le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Contro la grande civiltà dell’Italia stridono – gravi ed estranei – episodi e comportamenti come quello avvenuto tre giorni fa, quando il giovane Satnam Singh, lavoratore immigrato è morto, vedendosi rifiutati soccorso e assistenza, dopo l’ennesimo incidente sul lavoro. Una forma di lavoro – ha proseguito il Capo dello Stato – che si manifesta con caratteri disumani e che rientra in un fenomeno – che affiora non di rado – di sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, con modalità e condizioni illegali e crudeli. Fenomeno che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato, ignorandolo”.

La prossima manifestazione per Satnam Singh è in programma per martedì 25 giugno, organizzata dalla Comunità indiana del Lazio. Successivamente, il 6 luglio, come annunciato oggi in piazza dalla sindacalista della Cgil, Francesca Re David, si tornerà in piazza con il segretario generale Maurizio Landini.

Articolo precedente

PONZA, DOPO L’ARRESTO D’AMICO SI DIMETTE DA CONSIGLIERE COMUNALE

Articolo successivo

CONCESSIONI BALNEARI A GAETA, COMUNE AVVIA ITER PER AFFIDARLE

Ultime da Cronaca