Satnam Singh, la Regione Lazio si costituirà parte civile nel processo la cui data d’apertura è fissata per il primo aprile
“La Regione Lazio si costituirà parte civile nel processo per la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano che ha perso la vita in modo inaccettabile nelle campagne pontine. L’ho ribadito nel corso della bella iniziativa organizzata dai Consulenti del Lavoro a Sabaudia. L’agricoltura è un settore molto importante per la provincia di Latina, ma avremo tolleranza zero per lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo di cui il caporalato è uno dei fenomeni più barbari.
Abbiamo fin subito insediato un Osservatorio Regionale su questo fenomeno, aumentando in organico il numero dei tecnici della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. Per la prima volta è stato varato un Piano Strategico sulla sicurezza e, attraverso il progetto Soleil – finanziato con il fondo sociale europeo per due milioni e mezzo di euro – assicureremo tutele, formazione e soprattutto prevenzione. L’ascolto e il dialogo con le tante imprese oneste, con le parti sociali e con le forze dell’ordine, saranno fondamentali per proseguire questa battaglia di civiltà per salvaguardare la dignità di ogni essere umano“. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
“Condivido la scelta del presidente Rocca e della Regione Lazio che sarà parte civile al processo per la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano che ha perso la vita in modo inaccettabile nelle campagne pontine. Una fine tragica e che non può rimanere impunita. Il trattamento riservato a quest’uomo è stato indegno per un Paese civile come il nostro. Concordo con la necessità di attivare tutte le iniziative possibili e ad ogni livello istituzionale per contrastare la piaga del caporalato e per garantire la sicurezza dei lavoratori di ogni comparto produttivo. Sono dell’idea che sia necessario aumentare i controlli e sanzionare severamente chi sfrutta i lavoratori.
A tal proposito considero sacrosanto precludere l’accesso ai finanziamenti per le imprese che sono state sanzionate e/o condannate nello sfruttamento di uno o più lavoratori. Credo che istituzioni politiche nazionali, regionali e provinciali, associazioni di categoria, sindacali e datoriali, debbano unirsi per combattere in modo sinergico un fenomeno che ha assunto dimensioni e modalità assolutamente inaccettabili”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.