SATNAM SINGH, PARLA LOVATO: “HO PERSO LA TESTA, NON ERO IN ME. SONO VICINO A SONI”

Antonello Lovato

Antonello Lovato rilascia dichiarazioni spontanee nel processo in cui è accusato di omicidio volontario di Satnam Singh

“Non nascondo la mia paura per questo processo. I miei avvocati mi hanno spiegato che sono qui con l’accusa di omicidio volontario, questo non è vero. Quel 17 giugno del 2024 nella mia terra c’è stato un gravissimo incidente. Io mi sono trovato davanti a una scena scioccante. Ho perso la testa, non ero in me. Non ho mai voluto la sua morte. La notizia della morte mi è arrivata due giorni dopo. Non c’è giorno che io non pensi a ciò che è successo a lui e alla sua compagna. Io sono un lavoratore della terra, padre di famiglia, e sarò sempre vicino a Soni.

Dopo l’incidente, ho chiesto come potessi risarcire Soni e abbiamo aperto il libretto, iniziando a versare soldi per il risarcimento. Ho piena fiducia nella giustizia e sarò sempre presente a ogni udienza per fornire il mio contributo”.

La Corte d’Assise ha rinviato il processo al prossimo 27 maggio quando verranno ascoltati i testimoni, tutti i Carabinieri che hanno collaborato all’indagine. Esclusi i testimoni che hanno già svolto la loro testimonianza in incidente probatorio, non avendo il pubblico ministero Marina Marra evidenziati fattori che rendono necessaria nuova valutazione. Tutto sarà valutato alla fine dell’istruttoria, quando si deciderà se ascoltarli. Ammessi gli altri testimoni, anche quelli che hanno querelato Lovato per caporalto. Accolte le telecamere e i fotografi in aula dal prossimo maggio.

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