Satnam Singh, l’ex esponente del Partito Democratico di Latina, Giuseppe Pannone, difende la scelta della Sindaca di partecipare all’evento della Flai Cgil: “Non sono tra quelli che ha fischiato”
“La bandiera della Repubblica dell’India, adottata il 22 luglio 1947 con la dichiarazione dell’Indipendenza dal colonialismo inglese, è un “tiranga”, ovvero – come per la Repubblica Italiana – un tricolore, costituito da 3 fasce orizzontali: arancio zafferano a simboleggiare coraggio e sacrificio, bianco che richiama pace e verità, verde che rappresenta fertilità e crescita. I colori richiamano tre religioni Sikhismo, Induismo e Islamismo. Al centro il “Dharma Charkha” la ruota della vita che richiama il filatoio, simbolo della lotta di indipendenza ispirata da Ghandi.
Ieri abbiamo visto sventolare tante bandiere di associazioni e partiti, sfilare tanti volti, uomini e donne che hanno deciso di scendere in piazza per dimostrare non solo solidarietà e rabbia, ma esprimere vicinanza e condivisione, compatimento e comprensione, in una parola un profondo legame.
Mescolati alle “persone comuni” anche politici, da consiglieri comunali a parlamentari europei e leader di partito; sul palco, oltre ai rappresentanti della Flai CGIL che ha organizzato l’evento, mi piace sottolineare la presenza della Prima Cittadina di Latina che questa volta, senza tener conto del fatto che la piazza fosse in gran parte di orientamento politico e culturale diverso dal proprio, ha comunque deciso di “metterci la faccia”.
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Non sono tra quelli che hanno fischiato, nonostante non sia in sintonia con tutto ciò che è stato detto dalla Sindaca; sono tra i Cittadini e le Cittadine della nostra provincia che, al contrario, hanno apprezzato il senso non scontato della scelta di esserci, nonostante il rischio evidente di espressioni di ostilità.
Io, personalmente, ritengo che ci sono momenti nei quali occorre superare i solchi, quelle divisioni che talvolta condizionano il dialogo e la crescita della comunità, limitano il dialogo anche su argomenti e valori condivisi, rischiando di allontanare la comprensione, perché partono da ciò che divide.
So che posso essere non compreso, ci saranno critiche da una parte e dall’altra; me ne faccio carico richiamando il significato profondo dei colori delle due bandiere, quella italiana e quella indiana, dei valori che li hanno ispirati a metà del secolo scorso, quelli della resistenza all’oppressione, del riscatto, della libertà, della solidarietà. Mi sembra che tutto ciò valga di più, molto di più rispetto ad ogni tipo di polemica per chi, come molti di più di quanto si immagina, ha voglia di dialogare, costruire, condividere”.
Così, in una nota, l’attivista politica di Latina, Giuseppe Pannone.